I pub inglesi sono molto più che semplici luoghi dove bere una pinta; sono veri e propri custodi della storia e della cultura britannica. Con i loro interni accoglienti, i nomi pittoreschi e le tradizioni secolari, i pub raccontano storie che risalgono a centinaia di anni fa. Oggi, ci addentriamo nei pub più antichi e leggendari del Regno Unito, esplorando le storie e le leggende che li circondano. Preparatevi a un viaggio affascinante nel cuore della cultura britannica.
I Pub leggendari
Uno dei pub più iconici e storici di Londra è il Churchill’s Arms. Situato nel cuore di Kensington, questo pub non solo ha una storia affascinante, ma è anche famoso per la sua straordinaria decorazione floreale. Aperto nel 1750, il Churchill’s Arms ha ospitato numerose personalità illustri, compreso Winston Churchill, da cui prende il nome. Ogni angolo di questo pub racconta una storia, dalla sua collezione di cimeli di guerra alle fotografie storiche che adornano le pareti.
Un altro pub di grande rilievo è il Ye Olde Cheshire Cheese, situato su Fleet Street. Ricostruito nel 1667 dopo il Grande Incendio di Londra, questo pub è noto per aver ospitato scrittori e poeti famosi come Charles Dickens e Mark Twain. Il labirinto di stanze e corridoi sotterranei di Ye Olde Cheshire Cheese crea un’atmosfera unica e misteriosa, perfetta per chi desidera un’esperienza autentica e storica.
Il The Spaniards Inn, a Hampstead, è un altro pub che merita una menzione. Costruito nel 1585, questo pub è immerso nelle leggende. Si dice che sia stato il rifugio di Dick Turpin, un famoso brigante inglese, e che molte delle storie di brividi di Charles Dickens siano state ispirate proprio da questo luogo.
The Lamb and Flag: Situato a Covent Garden, Londra, questo pub risale al XVII secolo ed era noto per gli incontri di pugilato illegali. Era anche un luogo frequentato da Charles Dickens.
The Prospect of Whitby: Fondato nel 1520 a Wapping, Londra, è il pub sul lungofiume più antico della città. Era un ritrovo per contrabbandieri e pirati e conserva ancora oggi un’atmosfera marinaresca.
The Olde Mitre: Nascosto in un vicolo di Hatton Garden, Londra, questo pub risale al 1546 e ha una storia affascinante legata ai Vescovi di Ely.
The George Inn: Situato a Southwark, Londra, questo pub è l’unico esempio rimasto di un’antica locanda di coaching. Shakespeare e Charles Dickens erano frequentatori abituali.
The Eagle and Child: A Oxford, noto anche come “Bird and Baby”, questo pub era il luogo di ritrovo del gruppo letterario degli Inklings, che includeva J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis.
The Turf Tavern: Anche questo a Oxford, nascosto tra i vicoli della città, è noto per la sua lunga storia e per essere frequentato da personaggi famosi, inclusi attori e politici.
The Skirrid Mountain Inn: Situato in Galles, è considerato uno dei pub più antichi del Regno Unito, con una storia che risale a oltre 900 anni fa. Si dice che sia infestato da fantasmi.
Ecco un po’ di vocabolario Inglese utilizzato nel mondo dei pub, con relativa spiegazione in Italiano:
Pint: Pinta (unità di misura per birra)
Ale: Birra scura, spesso amara
Brewery: Birrificio
Tap: Rubinetto (per la birra alla spina)
Barrel: Barile
Pub Grub: Cibo da pub (solitamente semplice e sostanzioso)
Cask: Fusto (per la birra)
Landlord: Proprietario del pub
Beer Garden: Giardino del pub
Round: Giro di bevute (acquistare bevande per tutti i membri del gruppo)
I pub inglesi non sono solo luoghi dove gustare una buona birra, ma veri e propri monumenti storici che raccontano storie di epoche passate. Ogni pub ha la sua atmosfera unica, le sue leggende e le sue tradizioni, che ne fanno un luogo speciale da scoprire. Se vi trovate nel Regno Unito, visitare questi pub storici è un’esperienza imperdibile che vi avvicinerà alla cultura britannica in modo autentico e coinvolgente. La prossima volta che entrerete in un pub, ricordatevi che state camminando sulle orme della storia.
Il linguaggio è una finestra aperta sulle culture e le esperienze umane. Ogni lingua ha le sue particolarità e, spesso, ci imbattiamo in termini che non possono essere tradotti direttamente in altre lingue. L’inglese, con la sua ricca storia e le sue influenze globali, ha sviluppato parole uniche che catturano concetti specifici, spesso intraducibili in italiano. Esplorare queste parole non solo arricchisce il nostro vocabolario, ma ci offre anche una comprensione più profonda delle sfumature della lingua inglese.
Parole intraducibili in Inglese:
Serendipity: Il fenomeno di trovare qualcosa di bello o fortunato per caso.
Mindfulness: La pratica di essere completamente presenti e consapevoli del momento presente.
Flabbergasted: Essere estremamente sorpresi o scioccati.
Whistleblower: Una persona che segnala comportamenti illeciti o scorretti all’interno di un’organizzazione.
Facepalm: Il gesto di mettere una mano sulla fronte in segno di frustrazione o incredulità.
Hangry: La sensazione di irritazione causata dalla fame.
Earworm: Una canzone o un motivo musicale che si insinua nella testa e non se ne va più.
Binge-watch: Guardare molti episodi di una serie televisiva in successione senza interruzioni.
Gobsmacked: Essere estremamente stupiti o sorpresi, simile a “flabbergasted” ma con un tono più colloquiale.
Limerence: Uno stato di intensa infatuazione romantica per un’altra persona.
Le parole intraducibili rappresentano una ricchezza linguistica che va oltre la semplice traduzione. Esplorare questi termini inglesi ci permette di capire meglio la cultura e le sfumature linguistiche anglofone. Imparare e utilizzare queste parole può rendere la nostra comunicazione più precisa e vivida. In un mondo sempre più interconnesso, conoscere queste sfumature linguistiche ci avvicina un po’ di più alle diverse culture e persone che incontriamo nel nostro percorso.
L’Inglese è una lingua ricca di espressioni idiomatiche che possono rendere il nostro discorso più colorito e naturale. Tuttavia, non tutte le espressioni idiomatiche sono adatte a contesti formali. In questo articolo, esploreremo alcune delle espressioni idiomatiche britanniche più utili e appropriate per situazioni formali, come riunioni di lavoro, presentazioni e corrispondenza professionale. Imparare e utilizzare queste espressioni non solo migliorerà la nostra padronanza della lingua ma ci aiuterà anche a fare una buona impressione in contesti professionali.
Vediamole insieme:
1. To be on the same page: essere d’accordo o avere la stessa comprensione di una situazione
Esempio: “Before we proceed, I want to make sure we’re all on the same page regarding the project timeline,”
2. To cut to the chase: arrivare al punto senza perdere tempo
Esempio: “Let’s cut to the chase and discuss the main issues we need to address”
3. To touch base: contattare qualcuno per aggiornarsi su una situazione
Esempio: “I will touch base with you next week to see how the project is progressing”
4. To take the bull by the horns: affrontare una situazione difficile con determinazione
Esempio: “We need to take the bull by the horns and deal with these budget cuts head-on”
5. To keep someone in the loop: tenere qualcuno aggiornato su una situazione
Esempio: “Please keep me in the loop about any developments in the case”
6. To go the extra mile: fare uno sforzo aggiuntivo per raggiungere un obiettivo
Esempio: “Our team is known to go the extra mile to ensure customer satisfaction”
7. To hit the ground running: iniziare un’attività con energia e determinazione
Esempio: “We need someone who can hit the ground running and start contributing immediately”
8. To be in the same boat: trovarsi nella stessa situazione, spesso difficile, di qualcun altro.
Esempio: “We are all in the same boat when it comes to meeting the new regulations”
9. To read between the lines: capire qualcosa che non è stato detto esplicitamente.
Esempio: “If you read between the lines, you can see that the company is planning a major restructuring”
10. To get the ball rolling: iniziare un’attività o un progetto.
Esempio: “Let’s get the ball rolling on the new marketing campaign”
Conclusione
L’uso di espressione idiomatiche appropriate può fare una grande differenza nella comunicazione formale. Non solo dimostrano una buona padronanza della lingua, ma possono anche rendere il discorso più fluido e naturale.
Tuttavia è sempre una buona idea valutare il pubblico e le situazioni per assicurarsi che l’uso di idiomi sia appropriato!
L’uso del pronome “they” come singolare è un tema caldo nel mondo della linguistica Inglese. Questo fenomeno riflette i cambiamenti sociali e culturali contemporanei, ma solleva anche questioni grammaticali e stilistiche che dividono gli esperti.
Storia e contesto
L’uso di “they” come pronome singolare non è una novità assoluta. Risale infatti al XIV secolo, quando veniva utilizzato per riferirsi a una persona di genere sconosciuto o non specificato. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che questo uso è diventato un punto focale del dibattito linguistico, soprattutto in relazione alla crescente consapevolezza e accettazione delle identità di genere non binarie.
Punti di dibattito
Accettazione grammaticale
Pro: molti linguisti moderni sostengono che l’uso del “singular they” è perfettamente accettabile e coerente con l’evoluzione naturale della lingua Inglese. Ad esempio, l’American Dialect Society ha nominato “they” come parola dell’anno nel 2015.
Contro: alcuni puristi della grammatica ritengono che l’uso di “they” come singolare possa creare confusione o ambiguità, preferendo soluzioni come “he” o “she” per mantenere la chiarezza.
Inclusività e rappresentazione
Pro: l’uso del “singular they” è visto come un passo importante verso l’inclusività e il rispetto delle identità di genere non binarie. Molte istituzioni e guide di stile, come l’APA e l’Associated Press, hanno adottato l’uso del “singular they” nelle loro pubblicazioni.
Contro: alcuni critici sostengono che l’introduzione di pronomi neutri possa complicare ulteriormente la lingua e che ci siano altre soluzioni per affrontare la questione dell’inclusività.
Evoluzione della lingua
Pro: i sostenitori dell’uso del “singular they” sottolineano che la lingua è in continua evoluzione e che l’adozione di nuovi usi è una parte naturale di questo processo. La lingua Inglese ha già dimostrato una notevole capacità di adattamento nel corso dei secoli.
Contro: gli oppositori temono che cambiamenti troppo rapidi possano destabilizzare le regole grammaticali consolidate e rendano la comunicazione meno chiara.
Il dibattito sull’uso del “singular they” è emblematico delle tensioni tra tradizione e innovazione nella linguistica. Mentre alcuni vedono questo cambiamento come una naturale evoluzione della lingua, altri lo considerano una rivoluzione che potrebbe minare la chiarezza e la coerenza grammaticale. In ogni caso, il “singular they” è destinato a rimanere un argomento di discussione acceso e affascinante per molti anni a venire!
Oggi parliamo dei dieci errori più comuni che gli studenti Italiani fanno quando imparano l’Inglese! Conoscerli vi aiuterà a evitarli e a migliorare più velocemente! Pronti a scoprire quali sono? Iniziamo!
1. Confusione tra “to” e “for”
Molti studenti Italiani confondono “to” e “for” perché in Italiano entrambi possono essere tradotti con “per”. Ricordate che “to” si usa per indicare una direzione o un obiettivo (es. I’m going to the store / I’m learning to play the piano), mentre “for” si usa per indicare uno scopo o un beneficio (es. I’m studying for my future career / This gift is for you).
2. Uso errato dei tempi verbali
L’Inglese ha molti tempi verbali e può essere difficile usarli correttamente. Un errore comune è usare il Presente Semplice al posto del Presente Continuo. Ad esempio, invece di dire “I’m studying”, molti dicono “I study”. Il Presente Continuo si usa per azioni che stanno accadendo in questo momento.
3. Pronuncia delle parole con “th”
La pronuncia del suono “th” è spesso difficile per gli Italiani, questo perché il suono “th” non esiste nella nostra lingua quindi molti lo sostituiscono con “D” o “T”. Potete praticare la pronuncia corretta mettendo la lingua tra i denti e soffiando leggermente, come in “think” o “this”.
4. Uso eccessivo degli articoli
In Italiano, gli articoli sono usati più frequentemente che in Inglese. Ad esempio, in Italiano si dice “La mia casa”, mentre in Inglese si dice semplicemente “My house” senza l’articolo “the”. Fate attenzione a non aggiungere articoli dove non sono necessari.
5. Traduzione letterale
Un altro errore comune è tradurre letteralmente dall’Italiano all’Inglese. Questo può portare a frasi che suonano strane o sono grammaticalmente errate. Ad esempio, “ho vent’anni” si traduce con “I’m 20 years old” e non con “I have 20 years”.
6. Confusione tra “much” e “many”
“Much” e “Many” sono entrambi tradotti come “molto” in Italiano, ma si usano in contesti diversi. “Much” si usa con sostantivi non numerabili (es. much water), mentre “Many” si usa con sostantivi numerabili (es. many books).
7. Uso errato delle preposizioni
Le preposizioni in Inglese possono essere complicate perché non sempre corrispondono a quelle Italiane. Ad esempio, si dice “interested in” e non “interested of”. E’ utile memorizzare le combinazioni corrette di verbi e preposizioni.
8. Doppia negazione
In Inglese, a differenza dell’Italiano, la doppia negazione è considerata un errore. Ad esempio, invece di dire ” I don’t have nothing”, si dovrebbe dire “I don’t have anything”.
9. Uso di “Make” e “Do”
“Make” e “Do” sono spesso confusi perché entrambi possono essere tradotti come “fare” in Italiano. “Make” si usa per creare o produrre qualcosa (es. make a cake), mentre “Do” si usa per attività generiche o compiti (es. do homework).
10. Posizione degli avverbi
La posizione degli avverbi in Inglese può essere diversa rispetto all’Italiano. Ad esempio, in Italiano si dice “Io vado sempre, mentre in Inglese si dice “I always go”. Gli avverbi di frequenza come “always”, “never”, “often” di solito si posizionano prima del verbo principale.
Ci auguriamo che questo articolo vi abbia chiarito i principali errori da evitare durante lo studio della lingua Inglese, per altri suggerimenti e curiosità restate sintonizzati!!!
Ferie terminate ma ancora desiderio di vacanza? E allora restiamo in tema “holidays” e voliamo in Regno Unito per analizzare più da vicino cosa sono i Bank Holidays! Molti di voi avranno già sentito questo termine ma da dove viene?
Perché si chiamano Bank Holidays?
Immaginate di essere nel 1871, quando Sir John Lubbock, un banchiere e politico britannico, decise che anche i lavoratori delle banche meritavano qualche giorno di riposo. Così nacque il “Bank Holidays Act”, che stabili ufficialmente alcuni giorni festivi durante l’anno. Da allora, questi giorni sono conosciuti come “Bank Holidays” perché originariamente erano i giorni in cui le banche chiudevano le porte e le transazioni finanziarie si fermavano.
Quando ci sono i Bank Holidays?
Nel Regno Unito i Bank Holidays variano leggermente tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Ecco un elenco dei principali Bank Holidays in Inghilterra e Galles:
Capodanno (1 Gennaio)
Venerdì Santo (data variabile)
Lunedì di Pasqua (data variabile)
Early May Bank Holiday (primo Lunedì di Maggio)
Spring Bank Holiday (ultimo Lunedì di Maggio)
Summer Bank Holiday (ultimo Lunedì di Agosto)
Natale (25 Dicembre)
Boxing Day (26 Dicembre)
Cosa succede durante un Bank Holiday?
Durante i Bank Holidays, molte attività commerciali, inclusi negozi e banche, sono chiuse o hanno orari ridotti. Le strade delle città possono sembrare più tranquille, ma è anche un momento in cui le persone si riuniscono per trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici. E’ comune vedere famiglie che fanno picnic nei parchi, partecipano a eventi locali o semplicemente si rilassano a casa.
Bank Holidays dedicati ad attività particolari:
Alcuni Bank Holidays sono associati a eventi o tradizioni specifici, ad esempio:
Early May Bank Holiday: questo giorno è spesso celebrato con feste primaverili e manifestazioni locali. In molte città e villaggi si tengono fiere, mercati e parate. Un esempio famoso è la celebrazione a Padstow, in Cornovaglia, dove si svolge l’antica tradizione dell’Obby Oss, una festa che celebra l’arrivo della primavera con danze e canti.
Spring Bank Holiday: molte persone approfittano di questo giorno per fare gite fuori porta o partecipare a eventi sportivi. Ad esempio, a Cooper’s Hill, vicino a Gloucester, si tiene la famosa corsa del formaggio, dove i partecipanti inseguono un formaggio che rotola giù per una collina ripida.
Boxing Day: tradizionalmente il giorno dopo Natale è dedicato allo shopping, con molti negozi che offrono sconti speciali. E’ anche un giorno in cui si tengono eventi sportivi, come partite di calcio e corse dei cavalli.
Beh, che dire, se stavate pensando di trasferirvi in Regno Unito adesso vi abbiamo certamente dato un motivo in più!
Continuate a seguire il nostro blog per altre curiosità sulla lingua e la cultura Inglese!!!
I miei figli hanno intrapreso questa meravigliosa avventura con Summer Camp per la prima volta quest'anno. È stato una… More bellissima esperienza in cui hanno imparato, si sono divertiti e hanno fatto amicizie che speriamo di continuare a coltivare. Non vediamo l'ora di tornare il prossimo anno!
Anche quest'anno esperienza fantastica. Mia figlia ci torna ogni anno entusiasta e felice! Preparazione e accoglienza… More sempre al massimo! Consigliatissimo
Primo summer camp con Easy English, esperienza fantastica per i miei bambini di 6 e 4 anni. Il personale è stupendo, attento… More e qualificato ed ha un approccio molto valido, una qualità estremamente rara. Tutto é incentrato sul divertimento, scoperta e libertà. Il luogo tutto nel verde é un valore aggiunto! Vederli tornare a casa contenti e raccontare a raffica attività, giochi, nuove amicizie e affetti per gli educatori, non ha prezzo! Ci vediamo a Settembre!