Il governo Britannico e l’influenza della Monarchia

Il governo Britannico e l’influenza della Monarchia

Restiamo ancora in Inghilterra con questo nuovo articolo dove andremo ad analizzare la struttura del governo Inglese, i principali partiti politici e i loro obiettivi, nonché un po’ di storia della Monarchia e l’influenza della stessa sulla politica moderna!

La struttura del governo Britannico

Il sistema politico del Regno Unito è un complesso di parlamentarismo, monarchia e democrazia, che convivono in un sistema pluripartitico.

Il Primo Ministro (PM) è il capo del governo; il potere esecutivo è esercitato dal governo; quello legislativo dalle due camere e dal parlamento, la House of Lords e la House of Commons. Il potere giudiziario è indipendente da esecutivo e legislativo.

Gerarchie del governo Britannico

Le alte cariche del governo Britannico includono il Primo Ministro, il Cancelliere dello Scacchiere, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth, e il Segretario di Stato per gli Affari Interni.

Analisi dei partiti politici Britannici attuali

Le elezioni del 4 Luglio 2024 hanno visto una svolta a sinistra nel Regno Unito, con una vittoria schiacciante per il Partito Laburista di Keir Starmer. Il Partito Conservatore guidato da Rishi Sunak ha subito una pesante sconfitta ottenendo solo 154 seggi, il peggior risultato dal 1832.

Altri partiti rilevanti includono i Liberaldemocratici, Reform UK di Nigel Farage, i Nazionalisti Scozzesi, il Partito Gallese e i Verdi.

Obiettivi del Partito Conservatore

Il Partito Conservatore cerca di rafforzare i valori e le istituzioni Britannici tradizionali. Le proposte del partito consistono nel miglioramento del sistema di richiesta asilo, in investimenti mirati a migliorare l’apparato difensivo Britannico, in misure che possano stabilizzare l’economia Britannica, favorendo al contempo la transizione energetica.

Obiettivi del Partito Laburista

Il Partito Laburista è un partito politico Britannico di centro-sinistra. E’ un partito storicamente riconducibile alla socialdemocrazia e al socialismo democratico. La strategia laburista per la crescita è incentrata sulla riforma della politica industriale e delle procedure di pianificazione, con l’obiettivo di affrontare le questioni fondamentali che affliggono l’economia del Regno Unito, in particolare i tassi di investimento estremamente bassi. Il Labour si propone come il partito della creazione e ridistribuzione di ricchezza, puntando a migliorare il tenore di vita dei lavoratori.

La Monarchia Inglese

La Monarchia del Regno Unito, conosciuta anche come Monarchia Britannica, è una monarchia costituzionale parlamentare. L’attuale monarca e capo di Stato, il Re Carlo III, è salito al trono alla morte di sua madre, la Regina Elisabetta II, l’8 Settembre 2022. Questa istituzione, cosi come la conosciamo oggi, è stata fondata nel 1215 con l’emanazione della Magna Carta Libertatum. Il monarca e la sua famiglia immediata svolgono varie mansioni ufficiali, cerimoniali, diplomatiche e di rappresentanza. Poiché la monarchia è costituzionale, il monarca è limitato dal parlamento e dalla costituzione, e ha funzioni imparziali come conferire onorificenze e nominare il Primo Ministro.

L’influenza della Monarchia sul governo Britannico

Sebbene l’autorità esecutiva formale sul governo del Regno Unito sia ancora del Re, tramite la prerogativa reale del monarca, questi poteri sono esercitati secondo le leggi emanate in parlamento e, in pratica, con i limiti di convenzioni e precedenti. Il monarca, per tradizione, è il comandante in capo delle forze armate Britanniche. Tuttavia, il suo ruolo nell’uso del potere è limitato da convenzioni e dall’opinione pubblica. In effetti, il monarca prende poca parte al governo. L’esercizio dei poteri formali del sovrano è quasi tutto delegato, per statuto o per convenzione, a ministri o a funzionari della Corona o ad altri enti pubblici. Questo sistema garantisce che il monarca mantenga un ruolo neutrale e imparziale nel governo del paese.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INSEGNAMENTO

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INSEGNAMENTO

L’intelligenza artificiale (IA) ha portato una rivoluzione in molti settori, compreso quello dell’educazione. Tuttavia, nonostante i rapidi progressi tecnologici, l’importanza e il valore di un buon insegnante rimangono ineguagliabili. Vediamo perché..

L’IA: un cambiamento di paradigma nell’educazione

L’IA ha introdotto nuove dimensioni nell’ambito dell’educazione. Gli strumenti di apprendimento basati sull’IA possono personalizzare l’esperienza di apprendimento, adattandosi al ritmo e allo stile di apprendimento di ciascuno studente. Possono fornire feedback immediato, permettendo agli studenti di correggere gli errori in tempo reale. Ma l’IA va oltre la semplice personalizzazione dell’apprendimento.

L’IA come strumento di supporto

L’IA può fungere da strumento di supporto per gli insegnanti, aiutandoli a monitorare i progressi degli studenti e a identificare le aree in cui gli studenti potrebbero avere difficoltà. Può anche aiutare a ridurre il carico di lavoro degli insegnanti, automatizzando attività come la correzione dei compiti e la gestione delle valutazioni.

L’IA come mezzo per raggiungere l’uguaglianza nell’educazione

L’IA può contribuire a colmare il divario educativo, fornendo risorse di apprendimento di alta qualità a studenti che altrimenti non avrebbero accesso a tali risorse. Può anche aiutare a personalizzare l’istruzione per studenti con esigenze speciali, creando un ambiente di apprendimento più inclusivo.

L’Insegnante: un ruolo insostituibile

Nonostante i vantaggi dell’IA un buon insegnante offre qualcosa che nessuna macchina può replicare:

L’empatia umana

Gli insegnanti capiscono le sfide emotive che gli studenti possono affrontare, nell’apprendimento di una nuova lingua ad esempio. Possono fornire supporto emotivo e motivazione, qualcosa che l’IA non può fare. L’empatia umana è fondamentale per creare un ambiente di apprendimento accogliente e di sostegno, e questo è qualcosa che l’IA non può replicare.

La comunicazione oltre le parole

Gli insegnanti possono spiegare concetti complessi in modi che gli studenti possono capire facilmente. Anche se l’IA può fornire definizioni, non può adattare le sue spiegazioni alle esigenze individuali degli studenti come può fare un insegnante. Gli insegnanti possono leggere le espressioni facciali e il linguaggio del corpo degli studenti, adattando le loro spiegazioni di conseguenza.

La cultura oltre la lingua

Nel caso dell’apprendimento di una nuova lingua, non basta imparare la grammatica e il vocabolario. Si tratta anche di comprendere la cultura in cui quella lingua ha origine. Gli insegnanti possono condividere le loro esperienze personali e fornire un contesto culturale che l’IA non conosce e di cui non ha esperienza diretta.

L’IA ha un ruolo importante da svolgere nell’educazione del futuro ma non può sostituire un buon insegnante. Gli insegnanti offrono empatia, contatto umano, ascolto e comunicazione attivi ed efficaci nonché una comprensione profonda della cultura basata sull’esperienza che va oltre la capacità di qualsiasi algoritmo. Mentre accogliamo l’avvento dell’IA dobbiamo anche riconoscere e valorizzare il ruolo insostituibile degli insegnanti nel plasmare le menti del futuro!

Imparare l’Inglese per lavorare all’estero: la preziosa testimonianza di Sofia

Imparare l’Inglese per lavorare all’estero: la preziosa testimonianza di Sofia

Sono nata e cresciuta in Italia ma da qualche anno vivo in Inghilterra.

La mia storia con l’Inglese è iniziata quando avevo solo dieci anni. Ricordo ancora le prime difficoltà: la pronuncia, i tempi verbali, le preposizioni…tutto sembrava così complicato!

Ma non mi sono arresa. Ho continuato a studiare, a fare esercizi, a guardare film in lingua originale. Ho avuto momenti di sconforto, certo, ma sapevo che se avessi voluto realizzare il mio sogno di vivere all’estero avrei dovuto imparare l’Inglese.

Dopo anni di studio, finalmente, ho deciso di fare il grande passo: trasferirmi in Inghilterra!

All’inizio è stato difficile, nonostante sapessi l’Inglese capire gli accenti locali e le espressioni idiomatiche è stata una vera sfida, ma giorno dopo giorno ho migliorato la mia comprensione e la mia capacità di esprimermi.

Oggi lavoro come interprete per una grande azienda internazionale. Senza la conoscenza dell’Inglese non avrei mai potuto svolgere questo lavoro. Ogni giorno l’Inglese mi permette di comunicare con persone di tutto il mondo e di comprendere culture diverse dalla mia.

E’ diventato uno strumento indispensabile per la mia vita professionale!

Ma l’Inglese non mi ha solo aiutato sul lavoro: mi ha permesso di fare amicizia con persone di diverse nazionalità, di viaggiare senza barriere linguistiche e di sentirmi a casa in qualsiasi parte del mondo!

 

Sofia, 35 anni, Londra

PARLARE INGLESE: perché è così difficile

PARLARE INGLESE: perché è così difficile

Lo sappiamo bene, parlare Inglese non è solo questione di utilizzare verbi e strutture nel modo corretto!

In qualità di Tutor di questa meravigliosa lingua ci capita molto spesso di assistere ad una problematica che affligge una vasta percentuale di studenti: la difficoltà di esprimersi in una lingua diversa dalla propria in una conversazione!

Niente di strano, eppure si tratta per molti di uno scoglio davvero difficile da superare! E’ importante sottolineare che non stiamo parlando di studenti che si avvicinano all’Inglese per la prima volta e a cui mancano (ovviamente!) le basi della Lingua, al contrario! Parliamo di persone che molto spesso conoscono benissimo la grammatica, sanno perfettamente come utilizzare tempi verbali e strutture complesse; riescono a rispondere ad un’email senza troppi problemi (e senza necessariamente ricorrere a Google) e divorano articoli di giornale come fossero caramelle…eppure quando si trovano al telefono o faccia faccia con un interlocutore che parla Inglese…tilt! Tabula rasa! In un baleno sembrano aver dimenticato tutto quello che fino a dieci minuti prima sapevano benissimo e a nulla sembra servire il dizionario a portata di mano!

Perché succede?

La prima cosa da chiarire è che si tratta di un ostacolo ASSOLUTAMENTE NORMALE, è successo a tutti prima o poi e fa parte del processo di apprendimento, e come tutti gli ostacoli è lì per essere superato, e la buona notizia è che SI PUÒ FARE!

PRODUCTIVE & RECEPTIVE SKILLS

Quando leggiamo un libro o ascoltiamo un podcast stiamo utilizzando/affinando le nostre cosiddette “Receptive Skills” ovvero “Abilità ricettive”, stiamo cioè ricevendo informazioni ed elaborandole.

Quando invece scriviamo un’email o un articolo oppure parliamo con qualcuno le abilità in gioco sono dette “Productive Skills”, ovvero “Abilità Produttive” in quanto PRODUCIAMO linguaggio!

Va da sé che produrre è ovviamente più complesso del semplice ricevere in quanto richiede delle conoscenze più profonde, uno sforzo maggiore e (per quanto riguarda il parlare) mancanza di tempo per formulare una frase o una risposta adeguata!

La conversazione è per sua natura un “botta e risposta” fra due o più persone; richiede di conseguenza una “prontezza” ad esempio non indispensabile per la scrittura, dove solitamente abbiamo tutto il tempo di pensare e ripensare a ciò che vorremmo scrivere!

TIPS

Alla luce di quanto spiegato sopra, il miglior consiglio che noi Tutor ci sentiamo di dare è di lavorare principalmente sull’abilità “carente” e rinforzare quella per un certo periodo di tempo e con la ripetizione!

Con ciò non vogliamo dire che non sia importante studiare la grammatica o che vada tralasciata la lettura, ma se il mio problema consiste principalmente nel formulare frasi parlando è esattamente quello che avrò bisogno di allenare!

Due o tre lezioni di conversazione alla settimana possono DAVVERO aiutarci a superare questo blocco e a guadagnare scioltezza nello speaking, ancora meglio se la conversazione verte su temi di attualità, routine quotidiane, situazioni comuni piuttosto che concetti astratti o poco presenti nella nostra quotidianità.

Tutto dipende dall’utilizzo che vogliamo fare dell’Inglese!

Approfondiremo questi ultimi punti nel prossimo articolo, stay tuned!!!

 

 

Corona Virus ? We’ll be stronger

Corona Virus ? We’ll be stronger

In questi giorni particolari la paura e la confusione ha preso il sopravvento .

Il panico ha toccato tutti i settori commerciali, alcuni si sono dovuti fermare altri si sono organizzati per poter proseguire le attività in maniera diversa.

Noi abbiamo la fortuna di essere tra quelli che si sono riorganizzati e nonostante alcune difficoltà iniziali e alcuni muri ora siamo contenti di poter proseguire i nostri percorsi con i nostri studenti, perché lo studio è un diritto che va preservato.

Credo fermamente che le difficoltà fortifichino e che cambieranno il modo di affrontare alcune cose per sempre , una cosa certa è che un paese come l’ Italia ad oggi preferisce il contatto umano , che molti nemmeno prendevano in considerazione le lezioni online per il loro figli , perché non considerati in grado di seguire dietro uno schermo.

Volete sapere una cosa ? I bambini stanno recependo ancora piu’ informazioni e stanno rispondendo piu’ che bene alle lezioni , loro sono la nuova generazione nata con smartphone ed il  tablet in mano , sono la generazione abituata ad interagire con un pc o uno schermo e dunque è quasi naturale e a volte anche piu’ divertente farlo cosi

Questo significa che il mondo sta cambiando e che le paure dei grandi non devono accompagnare i piccoli pronti ad esplorare il mondo!I nostri insegnanti si sono rivelati super preparati e pronti ad inventarsi lezioni accattivanti per far imparare l’inglese attraverso il nostro metodo esperenziale .

L’interazione e la partecipazione è fondamentale nell’apprendimento ! Tramite il pc è possibile condividere file , immagini , scrivere ed ascoltare , attraverso alcune piattaforme è possibile anche registrare la lezione per poterla riguardare ed individuare gli errori .

Viviamo questo periodo cercando di sfruttare al meglio il nostro tempo , perchè mai come ora ci siamo resi conto di quanto sia bella e delicata la vita !

 

 

 

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