L’Inglese, lingua franca del mondo moderno, presenta molte varianti. Tra queste, le più note sono sicuramente l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano. Sebbene entrambe le varianti siano comprensibili a chi parla Inglese, esistono numerose differenze che possono creare confusione. Scopriamo insieme quali sono!
Storia e origini
Le differenze tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano risalgono al sedicesimo secolo, quando i coloni britannici portarono la loro lingua in America. Senza un’ortografia standard e senza dizionari, le due varianti si sono evolute in modo diverso, sviluppando caratteristiche uniche.
Pronuncia
La pronuncia è uno degli aspetti più evidenti in cui le due varianti differiscono. Ad esempio la lettera “R” nel Britannico viene spesso sostituita da un allungamento vocalico, mentre nell’Inglese Americano tutte le “R” scritte vengono pronunciate. Anche la lettera “T” viene pronunciata in modo diverso: nel Britannico viene pronunciata come una “T”, mentre nell’Americano viene spesso pronunciata come una “D” o come un suono intermedio tra “T” e “D”.
Ortografia
L’ortografia è un altro aspetto in cui l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano differiscono notevolmente. Ad esempio, molte parole che in Inglese Britannico terminano in “-our”, come “colour”, “flavour” e “honour”, in Inglese Americano terminano in “-or”, diventando “color”, “flavor” e “honor”. Allo stesso modo, parole che in Inglese Britannico terminano in “-ise”, come “realise”, “recognise” e “apologise”, in Inglese Americano terminano in “-ize”, diventando “realize”, “recognize” e “apologize”.
Vocabolario
Anche il vocabolario presenta notevoli differenze. Ci sono molte parole che sono completamente diverse nelle due varianti. Ad esempio, quello che in Inglese Britannico viene chiamato “lift”, in Inglese Americano viene chiamato “elevator”. Allo stesso modo, “lorry” in Inglese Britannico diventa “truck” in Inglese Americano, e “biscuit” diventa “cookie”.
Grammatica
Anche se le differenze grammaticali tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano sono minori rispetto a quelle di pronuncia, ortografia e vocabolario, esistono comunque alcune variazioni. Ad esempio, in Inglese Britannico si usa il Present Perfect per parlare di un evento recente che ha un effetto sul momento presente, mentre in Inglese Americano si usa spesso il Past Simple.
Conclusione
Nonostante le numerose differenze tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano, è importante ricordare che entrambe le varianti sono corrette e comprensibili a chi parla Inglese. La scelta tra l’una o l’altra dipende spesso dal contesto e dalle preferenze personali!
L’arcipelago di Malta, situato nel cuore del Mediterraneo, è un luogo di straordinaria bellezza e ricchezza storica.
La sua posizione geograficamente strategica ha reso Malta un crocevia di culture, lingue e popoli.
La storia di Malta è affascinante e complessa e risale a migliaia di anni fa, con i primi insediamenti risalenti al IV millennio a.C. Nel corso dei secoli l’isola è stata colonizzata da Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi, Francesi e Inglesi.
Ognuna di queste culture ha lasciato il suo segno, contribuendo a creare l’identità unica di Malta.
Un esempio di questa fusione culturale è proprio la lingua Maltese, unica lingua semitica presente nell’unione Europea. Il Maltese è una lingua derivata dall’arabo, ma fortemente influenzata dal latino, dall’Italiano, dal dialetto siciliano, e più recentemente dall’Inglese.
Un altro esempio della ricchezza storica di Malta è la presenza dei Cavalieri Templari. I Cavalieri Templari, protagonisti di una vasta epopea nel Medioevo, furono un vero paradosso: non esattamente un ordine monastico, bensì un ordine religioso che ammetteva nelle sue fila dei combattenti.
Erano figli della necessità: chiamati a presidiare paesi in guerra e a fronteggiare milizie non cristiane mentre le forze cristiane erano drammaticamente inferiori alla bisogna, dovevano combattere.
Dopo la caduta dei Templari, l’Ordine di San Giovanni, noto come anche l’Ordine dei Cavalieri di Malta, divenne uno dei più potenti dell’epoca. L’isola venne infine espugnata da Napoleone Bonaparte nel 1798, ed i Cavalieri si stabilirono prima in Russia e infine a Roma, sede odierna dell’Ordine.
Tuttavia della loro presenza restano tracce indelebili, basti pensare a La Valletta, odierna capitale di Malta, costruita proprio dal Gran Maestro dell’Ordine, Jean Parisot de la Valette da cui prese il nome e che pose la prima pietra della città nel 1566. Al suo interno i Cavalieri costruirono numerosi edifici importanti come il Palazzo del Gran Maestro, che serviva loro come residenza principale e la Concattedrale di San Giovanni, che era la loro chiesa.
Prima di La Valletta la capitale di Malta era Mdina, un antica città fortificata situata proprio al centro dell’isola, conosciuta anche come “la Città Vecchia” o “la Città Silenziosa”. Questa era la residenza preferita dell’aristocrazia maltese nonché sede del consiglio governativo.
Vediamo infine qualche curiosità su Malta, ad esempio…sapevate che il nome di Malta deriva dal greco Μελίτη che significa “dolce”? Venne chiamata così dai Greci per la grande quantità di api autoctone che producevano miele in abbondanza.
Inoltre Malta è un luogo molto amato nel mondo del cinema, infatti è stata utilizzata come set per diversi film come Game of Thrones, Troy, il Gladiatore ecc…
Non abbiamo menzionato le meravigliose coste e spiagge di Malta poiché abbiamo voluto concentrarci sulla sua storia complessa e affascinante, tuttavia se vi trovate da quelle parti non mancate di visitare Golden Bay, una perla maltese e ovviamente fate un salto all’isola di Gozo dove l’edilizia non ha ancora preso piede e potrete godere di tratti di natura semplicemente incontaminati!
Restiamo ancora in Inghilterra con questo nuovo articolo dove andremo ad analizzare la struttura del governo Inglese, i principali partiti politici e i loro obiettivi, nonché un po’ di storia della Monarchia e l’influenza della stessa sulla politica moderna!
La struttura del governo Britannico
Il sistema politico del Regno Unito è un complesso di parlamentarismo, monarchia e democrazia, che convivono in un sistema pluripartitico.
Il Primo Ministro (PM) è il capo del governo; il potere esecutivo è esercitato dal governo; quello legislativo dalle due camere e dal parlamento, la House of Lords e la House of Commons. Il potere giudiziario è indipendente da esecutivo e legislativo.
Gerarchie del governo Britannico
Le alte cariche del governo Britannico includono il Primo Ministro, il Cancelliere dello Scacchiere, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth, e il Segretario di Stato per gli Affari Interni.
Analisi dei partiti politici Britannici attuali
Le elezioni del 4 Luglio 2024 hanno visto una svolta a sinistra nel Regno Unito, con una vittoria schiacciante per il Partito Laburista di Keir Starmer. Il Partito Conservatore guidato da Rishi Sunak ha subito una pesante sconfitta ottenendo solo 154 seggi, il peggior risultato dal 1832.
Altri partiti rilevanti includono i Liberaldemocratici, Reform UK di Nigel Farage, i Nazionalisti Scozzesi, il Partito Gallese e i Verdi.
Obiettivi del Partito Conservatore
Il Partito Conservatore cerca di rafforzare i valori e le istituzioni Britannici tradizionali. Le proposte del partito consistono nel miglioramento del sistema di richiesta asilo, in investimenti mirati a migliorare l’apparato difensivo Britannico, in misure che possano stabilizzare l’economia Britannica, favorendo al contempo la transizione energetica.
Obiettivi del Partito Laburista
Il Partito Laburista è un partito politico Britannico di centro-sinistra. E’ un partito storicamente riconducibile alla socialdemocrazia e al socialismo democratico. La strategia laburista per la crescita è incentrata sulla riforma della politica industriale e delle procedure di pianificazione, con l’obiettivo di affrontare le questioni fondamentali che affliggono l’economia del Regno Unito, in particolare i tassi di investimento estremamente bassi. Il Labour si propone come il partito della creazione e ridistribuzione di ricchezza, puntando a migliorare il tenore di vita dei lavoratori.
La Monarchia Inglese
La Monarchia del Regno Unito, conosciuta anche come Monarchia Britannica, è una monarchia costituzionale parlamentare. L’attuale monarca e capo di Stato, il Re Carlo III, è salito al trono alla morte di sua madre, la Regina Elisabetta II, l’8 Settembre 2022. Questa istituzione, cosi come la conosciamo oggi, è stata fondata nel 1215 con l’emanazione della Magna Carta Libertatum. Il monarca e la sua famiglia immediata svolgono varie mansioni ufficiali, cerimoniali, diplomatiche e di rappresentanza. Poiché la monarchia è costituzionale, il monarca è limitato dal parlamento e dalla costituzione, e ha funzioni imparziali come conferire onorificenze e nominare il Primo Ministro.
L’influenza della Monarchia sul governo Britannico
Sebbene l’autorità esecutiva formale sul governo del Regno Unito sia ancora del Re, tramite la prerogativa reale del monarca, questi poteri sono esercitati secondo le leggi emanate in parlamento e, in pratica, con i limiti di convenzioni e precedenti. Il monarca, per tradizione, è il comandante in capo delle forze armate Britanniche. Tuttavia, il suo ruolo nell’uso del potere è limitato da convenzioni e dall’opinione pubblica. In effetti, il monarca prende poca parte al governo. L’esercizio dei poteri formali del sovrano è quasi tutto delegato, per statuto o per convenzione, a ministri o a funzionari della Corona o ad altri enti pubblici. Questo sistema garantisce che il monarca mantenga un ruolo neutrale e imparziale nel governo del paese.
Abbiamo già parlato della Brexit affrontando il fenomeno da un punto di vista puramente professionale e linguistico; ovvero i requisiti che i lavoratori Italiani devono avere da adesso in poi per trasferirsi in Regno Unito, livello B1, sponsor ecc…
Ma vediamo adesso quali sono state le cause che hanno portato l’Inghilterra a lasciare l’Europa e soprattutto analizziamo insieme quello che sta accadendo in questo momento come conseguenza della Brexit (BRitain – Exit)!
Cause della Brexit
Le cause che hanno portato alla Brexit sono molteplici e complesse. Tra le principali ragioni che hanno spinto il Regno Unito a lasciare l’Europa ci sono:
Sovranità: molti Britannici sentivano che l’UE stava erodendo la sovranità del Regno Unito, trasferendo sempre più potere a Bruxelles.
Immigrazione: c’era una crescente preoccupazione per l’immigrazione (in particolare dall’Europa orientale) e un desiderio di controllare meglio i confini del Regno Unito.
Economia: nonostante gli avvertimenti sulle potenziali conseguenze economiche negative della Brexit, molti Britannici sentivano che l’UE era un freno alla crescita economica del Regno Unito.
Conseguenze della Brexit
Le conseguenze della Brexit per il Regno Unito sono state significative e variegate:
Economia: la Brexit ha portato a una serie di sfide economiche per il Regno Unito, tra cui una diminuzione del commercio con l’UE, una carenza di personale in vari settori e una riduzione degli investimenti stranieri.
Immigrazione: la Brexit ha portato a cambiamenti significativi nelle politiche di immigrazione del Regno Unito, con un impatto sulla forza lavoro del paese.
Istruzione: il numero degli studenti dell’UE che si iscrivono alle Università Britanniche si è più che dimezzato.
Politica interna: la Brexit ha causato tensioni politiche interne, in particolare in relazione alla questione della frontiera tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica di Irlanda.
In termini di vantaggi, alcuni sostenitori della Brexit affermano che l’uscita dall’UE ha dato al Regno Unito una maggiore flessibilità per stabilire le proprie politiche economiche e di immigrazione. Tuttavia, le sfide associate alla Brexit hanno portato molti a mettere in discussione se i benefici superino i costi!
In conclusione, la Brexit è stata un evento storico di grande portata che ha avuto un impatto notevole su molte aree della vita nel Regno Unito. Le sue conseguenze continueranno ad essere sentite per molti anni a venire!
La Brexit ha segnato una svolta storica per il Regno Unito e l’Unione Europea. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo su vari aspetti, tra cui il mercato del lavoro.
Per i cittadini Italiani che desiderano lavorare in Inghilterra le regole sono cambiate e ora è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. Vediamoli insieme..
La necessità di uno sponsor
Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la necessità di avere uno sponsor per lavorare in Inghilterra. Questo significa che prima di trasferirsi è necessario ricevere un’offerta di lavoro da un datore di lavoro autorizzato dal governo britannico. Questo sistema di sponsorizzazione è stato introdotto per garantire che i lavoratori stranieri abbiano le competenze necessarie per i ruoli che intendono ricoprire.
Lavori sponsorizzati
Non tutti i lavori vengono sponsorizzati nel Regno Unito. Le aziende tendono a sponsorizzare ruoli che richiedono competenze specialistiche o che sono difficili da colmare con i lavoratori locali. Questo può includere settori come l’ingegneria, l’informatica, la sanità e altri campi altamente specializzati.
Livello B1 di Inglese
Un altro requisito fondamentale per lavorare in Inghilterra dopo la Brexit è la conoscenza della lingua Inglese. E’ necessario dimostrare di avere almeno un livello B1 di Inglese, certificato da una scuola o un corso autorizzato. Questo livello di competenza linguistica è considerato intermedio e garantisce che i lavoratori siano in grado di comunicare efficacemente nel loro ruolo.
Impatto della Brexit sul mercato del lavoro Inglese
La Brexit ha avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro Inglese. Molti lavoratori dell’UE, compresi gli Italiani, hanno lasciato il Regno Unito causando una carenza di personale in vari settori. Questo ha portato a una maggiore domanda di lavoratori stranieri qualificati, ma anche a una maggiore concorrenza per i posti di lavoro disponibili.
In conclusione, la Brexit ha cambiato il panorama del lavoro per i cittadini Italiani che desiderano lavorare in Inghilterra. Nonostante le nuove sfide, con la giusta preparazione e le competenze adeguate, le opportunità rimangono aperte!
Anche quest'anno esperienza fantastica. Mia figlia ci torna ogni anno entusiasta e felice! Preparazione e accoglienza… More sempre al massimo! Consigliatissimo
Primo summer camp con Easy English, esperienza fantastica per i miei bambini di 6 e 4 anni. Il personale è stupendo, attento… More e qualificato ed ha un approccio molto valido, una qualità estremamente rara. Tutto é incentrato sul divertimento, scoperta e libertà. Il luogo tutto nel verde é un valore aggiunto! Vederli tornare a casa contenti e raccontare a raffica attività, giochi, nuove amicizie e affetti per gli educatori, non ha prezzo! Ci vediamo a Settembre!
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