William Shakespeare, il celebre drammaturgo e poeta inglese, non è solo famoso per le sue opere teatrali e sonetti, ma anche per il suo contributo significativo alla lingua inglese. Si stima che abbia introdotto oltre 1.700 parole nuove, molte delle quali sono ancora in uso oggi. Ma come ha fatto Shakespeare a creare così tante parole? E quali sono alcune delle più note?
Come Shakespeare Ha Creato Nuove Parole
Shakespeare era un maestro nell’arte della linguistica. Utilizzava diverse tecniche per creare nuove parole, tra cui:
- Conversione: Trasformava i nomi in verbi e viceversa. Ad esempio, la parola “elbow” (gomito) è stata usata come verbo per la prima volta da Shakespeare.
- Combinazione: Univa parole esistenti per crearne di nuove. Ad esempio, “bittersweet” (agrodolce).
- Aggiunta di Prefissi e Suffissi: Aggiungeva prefissi o suffissi a parole esistenti per creare nuovi significati. Ad esempio, “uncomfortable” (scomodo).
- Invenzione: Creava parole completamente nuove quando non ne esistevano di adatte. Ad esempio, “assassination” (assassinio).
Alcune Parole Inventate da Shakespeare
Ecco alcune delle parole più famose che dobbiamo a Shakespeare:
- Lonely (solitario) – Utilizzata per la prima volta in “Coriolano”.
- Gloomy (ombroso) – Appare in “Re Giovanni”.
- Laughable (ridicolo) – Introdotta in “La commedia degli errori”.
- Majestic (maestoso) – Usata in “La tempesta”.
- Unreal (irreale) – Comparsa in “Macbeth”.
L’Impatto di Shakespeare sulla Lingua Inglese
L’influenza di Shakespeare sulla lingua inglese è incommensurabile. Le sue innovazioni linguistiche hanno arricchito il vocabolario inglese e hanno permesso una maggiore espressività e precisione nella comunicazione. Le parole e le frasi che ha creato sono diventate parte integrante della lingua e della cultura inglese, dimostrando la sua genialità e il suo talento nel giocare con le parole.