da Francesca | Feb 7, 2025 | Corsi di lingua inglese
Immagina un luogo dimenticato dal tempo, dove la natura ha ripreso il controllo e le storie del passato risuonano tra i resti degli edifici abbandonati. Le isole abbandonate dell’Inghilterra offrono proprio questo: un’affascinante combinazione di storia, mistero e bellezza selvaggia. In questo articolo, esploreremo alcune di queste isole, svelando aneddoti, curiosità e i luoghi esatti dove si trovano.
1. Eel Pie Island
Situata nel Tamigi, nei pressi di Twickenham, Eel Pie Island è famosa per il suo passato musicale. Negli anni ’60, l’Eel Pie Island Hotel era un rinomato locale dove si esibivano artisti come The Rolling Stones e The Who. Dopo la chiusura del club, l’isola divenne una sorta di comunità hippy. Oggi, Eel Pie Island è abitata da una comunità artistica e rimane un luogo affascinante da visitare, sebbene l’accesso sia limitato durante l’anno.
La storia dell’isola inizia ben prima degli anni ’60. Durante il XVIII secolo, l’isola era un punto di attrazione per i turisti londinesi in cerca di relax. Il nome “Eel Pie Island” deriva dalla specialità culinaria di uno dei locali presenti sull’isola: le torte di anguilla. Uno degli aneddoti più interessanti riguarda lo yacht di George Clinton, una delle star del funk, che fu trovato abbandonato sull’isola negli anni ’80.
2. Lundy Island
Situata nel Canale di Bristol, Lundy Island è una riserva naturale che offre una straordinaria biodiversità. La storia di Lundy è ricca di eventi, dai saccheggi vichinghi ai pirati del XVIII secolo. Uno degli aneddoti più curiosi riguarda l’autoproclamato “Re di Lundy”, Martin Coles Harman, che nel 1925 coniò monete proprie. Oggi, Lundy è un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della fauna selvatica.
Lundy Island ha anche una storia geologica interessante, essendo composta in gran parte di granito. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola fu usata come punto di avvistamento per le navi nemiche. Lundy è accessibile tramite un traghetto da Bideford o Ilfracombe, e offre alloggi per chi desidera trascorrere più giorni esplorando i suoi paesaggi mozzafiato.
3. Piel Island
Piel Island, situata al largo della costa di Cumbria, è famosa per il suo castello medievale e la tradizione del “Re di Piel”. Secondo la leggenda, chiunque si sedesse sul trono nel castello di Piel e ordinasse una birra sarebbe stato incoronato re per un giorno. Questa tradizione vive ancora oggi nel pub dell’isola, il Ship Inn. Piel Island è un luogo perfetto per una gita giornaliera, con la sua storia affascinante e il paesaggio pittoresco.
Il castello di Piel, costruito nel XIV secolo, fu commissionato da John Cockerham, abate di Furness. L’isola ha una storia legata al contrabbando di alcol durante il periodo della Proibizione negli Stati Uniti. Ogni anno, l’isola ospita eventi e festival che richiamano visitatori desiderosi di scoprire le sue tradizioni uniche.
4. St. Michael’s Mount
Situata in Cornovaglia, St. Michael’s Mount è un’isola tidale collegata alla terraferma da una strada percorribile durante la bassa marea. L’isola ospita un castello e un monastero con una storia millenaria, tra cui leggende di giganti e santi. È un luogo ricco di storia e mistero, perfetto per chi ama le atmosfere fiabesche.
St. Michael’s Mount ha origini che risalgono al VIII secolo, quando fu costruito un monastero dedicato a San Michele. Una leggenda narra che l’arcangelo Michele apparve ai pescatori locali nel 495 d.C., guidandoli in sicurezza attraverso le acque insidiose. L’isola è accessibile a piedi durante la bassa marea, oppure tramite un servizio di barca. Offre visite guidate che permettono di esplorare i suoi giardini, la cappella e le stanze storiche del castello.
Le isole abbandonate dell’Inghilterra sono tesori nascosti che offrono uno sguardo unico sul passato e sulla natura incontaminata. Ognuna di queste isole ha una storia affascinante e misteriosa, pronta per essere scoperta da chi è disposto a esplorarle. Visitare queste isole è un’avventura che promette di arricchire l’anima e lo spirito.
Un po di vocabolario:
Abandoned: Abbandonato
Island: Isola
Castle: Castello
Pirate: Pirata
Tidal island: Isola tidale
Community: Comunità
Nature reserve: Riserva naturale
Wildlife: Fauna selvatica
Monastery: Monastero
Legend: Leggenda
da Francesca | Gen 30, 2025 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Immagina di camminare per le strade storiche di Londra, tra i mercati colorati e i pub affollati. Mentre ti immergi nell’atmosfera vibrante, senti un linguaggio che ti sembra familiare ma allo stesso tempo enigmatico: è il dialetto Cockney. Più di una semplice variazione linguistica, il Cockney è una finestra aperta sulla cultura e la storia della classe lavoratrice londinese, ricca di tradizioni e aneddoti unici. Preparati a un viaggio nel cuore pulsante dell’East End di Londra, dove ogni frase ha una storia da raccontare!
Le origini del dialetto Cockney
Il dialetto Cockney affonda le sue radici nell’East End di Londra, una zona conosciuta storicamente per la sua popolazione lavoratrice. Il termine “Cockney” inizialmente si riferiva agli abitanti di Londra all’interno del suono delle campane della chiesa di St Mary-le-Bow, ma nel tempo è diventato sinonimo del parlato degli abitanti dell’East End.
La storia e l’evoluzione del Cockney
Il Cockney ha cominciato a svilupparsi come una forma di identità culturale tra i lavoratori di Londra durante il XIX secolo. Questo dialetto è noto per il suo uso creativo delle rime, una caratteristica unica chiamata “Cockney rhyming slang”. Ad esempio, “apples and pears” significa “stairs” (scale). Questa forma di linguaggio non solo arricchisce la comunicazione, ma crea anche un senso di appartenenza tra coloro che lo parlano.
Aneddoti e curiosità
Una delle figure più emblematiche del Cockney è il leggendario venditore di mercato, il “costermonger”, che ha contribuito a diffondere e mantenere vivo il dialetto attraverso le generazioni. Un aneddoto famoso è quello dei “Pearly Kings and Queens”, una tradizione iniziata da Henry Croft, un raccoglitore di strada che decorava i suoi abiti con bottoni di perla per raccogliere fondi per la carità.
Il Cockney oggi
Nonostante i cambiamenti demografici e la gentrificazione, il dialetto Cockney rimane vivo e vegeto in alcune aree di Londra, come Bow, Hackney e Bethnal Green. Inoltre, grazie ai media e alla cultura popolare, elementi del Cockney hanno influenzato l’inglese moderno, lasciando un’impronta indelebile nel linguaggio quotidiano.
Il dialetto Cockney è molto più di un semplice modo di parlare; è un patrimonio culturale che riflette la storia e l’identità di Londra. Esplorare questo linguaggio è come aprire un libro sulle tradizioni e le esperienze di una comunità che ha contribuito a plasmare l’anima della città. Che tu sia un appassionato di linguistica o un curioso viaggiatore, il mondo del Cockney ti invita a scoprire le sue storie e le sue peculiarità!
Il glossario che segue contiene termini che sono esempi di “Cockney rhyming slang”, una caratteristica distintiva del dialetto Cockney. Il Cockney rhyming slang è un tipo di linguaggio in cui le parole comuni vengono sostituite con frasi che rimano con esse. Ecco alcuni esempi e come sono collegati all’argomento:
Apples and pears (Scale): Questo è un classico esempio di Cockney rhyming slang, dove “apples and pears” rima con “stairs”.
Trouble and strife (Moglie): Un altro esempio, dove “trouble and strife” rima con “wife”.
Dog and bone (Telefono): Qui “dog and bone” rima con “phone”.
Adam and Eve (Credere): In questo caso, “Adam and Eve” rima con “believe”.
Ruby Murray (Curry): Questa è una rima dove “Ruby Murray” rima con “curry”.
Barnet Fair (Capelli): “Barnet Fair” rima con “hair”.
Butcher’s hook (Occhiata): Qui “butcher’s hook” rima con “look”.
Whistle and flute (Abito): Questa rima è “whistle and flute” che rima con “suit”.
Tea leaf (Ladro): “Tea leaf” rima con “thief”.
Rosie Lee (Tè): “Rosie Lee” rima con “tea”.
da Francesca | Ott 24, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, eventi, NEWS, SCHOOL, TIPS, VARIE
Benvenuti nel magico mondo di Halloween! La notte più spaventosa dell’anno non è solo dolcetti
e scherzetti, ma nasconde anche una storia ricca e affascinante.
Scopriamo insieme le origini di questa festa e impariamo qualche termine di vocabolario che renderà il tuo Halloween ancora più speciale!
Le Origini di Halloween
Le radici di Halloween affondano nella festa celtica di Samhain, celebrata il 31 ottobre per segnare
la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Si credeva che in questa notte,
il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventasse sottile, permettendo agli spiriti di camminare sulla terra.
Con l’arrivo dei Romani, Samhain si mescolò con altre festività, e più tardi con l’introduzione del Cristianesimo,
divenne All Hallows’ Eve, ovvero la vigilia di Ognissanti, che conosciamo oggi come Halloween.
Vocabolario di Halloween
Ecco alcuni termini essenziali per vivere Halloween come un vero anglofono:
- Pumpkin (Zucca): La protagonista indiscussa di Halloween, spesso intagliata e trasformata in una Jack-o’-Lantern.
- Costume (Costume): Gli abiti indossati per travestirsi da mostri, streghe o personaggi del mondo fantasy.
- Trick-or-treat (Dolcetto o scherzetto): La tradizione di andare di casa in casa chiedendo dolciumi.
- Haunted house (Casa stregata): Un luogo spaventoso e infestato da fantasmi.
- Ghost (Fantasma): Lo spirito di una persona deceduta che vaga sulla Terra.
- Witch (Strega): Una donna con poteri magici, spesso rappresentata con un cappello a punta e una scopa.
- Spider web (Ragnatela): Il tessuto filato dai ragni, spesso usato come decorazione spaventosa.
- Skeleton (Scheletro): La struttura ossea di un corpo umano, spesso usata come decorazione.
- Candy (Caramella): I dolci raccolti durante il trick-or-treat.
- Broomstick (Scopa): L’oggetto volante usato dalle streghe.
- Bat (Pipistrello): Una creatura della notte associata al mistero e al terrore.
- Cauldron (Calderone): Un grande recipiente usato dalle streghe per preparare pozioni.
- Full moon (Luna piena): Spesso associata a creature come i lupi mannari.
- Jack-o’-lantern: Una zucca intagliata con una candela all’interno, simbolo di Halloween.
- Graveyard (Cimitero): Un luogo di riposo eterno, spesso associato a storie di fantasmi.
- Mask (Maschera): Usata nei costumi di Halloween per nascondere l’identità.
Idiomi legati ad Halloween:
- “Bite the bullet”: Prendere una decisione difficile o affrontare una situazione spiacevole.
- “Skeleton in the closet”: Un segreto del passato che si vuole tenere nascosto.
- “Ghost town”: Un luogo abbandonato e deserto.
Halloween è una festa che unisce tradizioni antiche e modernità, rendendola unica e affascinante. Non è solo una notte di spaventi e dolcetti ma un’opportunità per immergersi in una cultura ricca di storia e vocaboli curiosi! Che tu stia preparando il tuo costume o decorando casa con ragnatele finte, ricordati di divertirti e utilizzare questi termini per un Halloween veramente anglofono!
Buon Halloween a tutti!
da Francesca | Lug 29, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Con questo caldo che avanza siamo tutti un po’ più interessati al tempo, con la speranza di vedere qualche nuvola all’orizzonte a portarci temperature più miti! Abbiamo perciò pensato di regalare ai nostri lettori 20 idiomi Inglesi che hanno appunto a che fare con le condizioni metereologiche; vediamoli insieme!!
1. Under the weather: sentirsi un po’ giù o malato
2. Every cloud has a silver lining: ogni situazione negativa ha un aspetto positivo
3. Rain on someone’s parade: rovinare i piani o le speranze di qualcuno
4. Come rain or shine: non importa cosa succeda
5. Take a rain check: rinviare un’offerta o un invito per un altro momento
6. Storm in a teacup: creare un grande problema per qualcosa di molto piccolo
7. Weather the storm: superare un periodo difficile
8. Break the ice: iniziare una conversazione con qualcuno che non si conosce bene
9. Snowed under: avere molto da fare
10. On cloud nine: essere molto felici
11. Head in the clouds: essere disconnessi dalla realtà
12. Save for a rainy day: risparmiare per un momento in cui potrebbe essere necessario
13. It never rains but it pours: gli eventi, soprattutto sfortunati, tendono ad accadere tutti insieme
14. Fair-weather friend: un amico che è presente solo quando le cose vanno bene
15. Throw caution to the wind: agire impulsivamente senza preoccuparsi delle conseguenze
16. Chase rainbows: cercare qualcosa che è difficile da raggiungere o impossibile da ottenere
17. Steal someone’s thunder: prendere il merito per qualcosa che qualcun altro ha fatto
18. The calm before the storm: un periodo di pace prima di un periodo turbolento e caotico
19. Into each life some rain must fall: ognuno deve affrontare delle difficoltà nella vita
20. Be a breeze: un compito facile da portare a termine
Approfittiamo di questo post per augurarvi buone vacanze!!!
Il blog di Easy English tornerà a farvi compagnia dalla settimana successiva a quella di Ferragosto!
“Have a whale of time!!!” = “Divertitevi molto e abbiate esperienze straordinarie!!!”
da Francesca | Mag 29, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Sono nata e cresciuta in Italia ma da qualche anno vivo in Inghilterra.
La mia storia con l’Inglese è iniziata quando avevo solo dieci anni. Ricordo ancora le prime difficoltà: la pronuncia, i tempi verbali, le preposizioni…tutto sembrava così complicato!
Ma non mi sono arresa. Ho continuato a studiare, a fare esercizi, a guardare film in lingua originale. Ho avuto momenti di sconforto, certo, ma sapevo che se avessi voluto realizzare il mio sogno di vivere all’estero avrei dovuto imparare l’Inglese.
Dopo anni di studio, finalmente, ho deciso di fare il grande passo: trasferirmi in Inghilterra!
All’inizio è stato difficile, nonostante sapessi l’Inglese capire gli accenti locali e le espressioni idiomatiche è stata una vera sfida, ma giorno dopo giorno ho migliorato la mia comprensione e la mia capacità di esprimermi.
Oggi lavoro come interprete per una grande azienda internazionale. Senza la conoscenza dell’Inglese non avrei mai potuto svolgere questo lavoro. Ogni giorno l’Inglese mi permette di comunicare con persone di tutto il mondo e di comprendere culture diverse dalla mia.
E’ diventato uno strumento indispensabile per la mia vita professionale!
Ma l’Inglese non mi ha solo aiutato sul lavoro: mi ha permesso di fare amicizia con persone di diverse nazionalità, di viaggiare senza barriere linguistiche e di sentirmi a casa in qualsiasi parte del mondo!
Sofia, 35 anni, Londra