da Easy English Service | Set 30, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, eventi, NEWS, SCHOOL, TIPS, VARIE
William Shakespeare, il celebre drammaturgo e poeta inglese, non è solo famoso per le sue opere teatrali e sonetti, ma anche per il suo contributo significativo alla lingua inglese. Si stima che abbia introdotto oltre 1.700 parole nuove, molte delle quali sono ancora in uso oggi. Ma come ha fatto Shakespeare a creare così tante parole? E quali sono alcune delle più note?
Come Shakespeare Ha Creato Nuove Parole
Shakespeare era un maestro nell’arte della linguistica. Utilizzava diverse tecniche per creare nuove parole, tra cui:
- Conversione: Trasformava i nomi in verbi e viceversa. Ad esempio, la parola “elbow” (gomito) è stata usata come verbo per la prima volta da Shakespeare.
- Combinazione: Univa parole esistenti per crearne di nuove. Ad esempio, “bittersweet” (agrodolce).
- Aggiunta di Prefissi e Suffissi: Aggiungeva prefissi o suffissi a parole esistenti per creare nuovi significati. Ad esempio, “uncomfortable” (scomodo).
- Invenzione: Creava parole completamente nuove quando non ne esistevano di adatte. Ad esempio, “assassination” (assassinio).
Alcune Parole Inventate da Shakespeare
Ecco alcune delle parole più famose che dobbiamo a Shakespeare:
- Lonely (solitario) – Utilizzata per la prima volta in “Coriolano”.
- Gloomy (ombroso) – Appare in “Re Giovanni”.
- Laughable (ridicolo) – Introdotta in “La commedia degli errori”.
- Majestic (maestoso) – Usata in “La tempesta”.
- Unreal (irreale) – Comparsa in “Macbeth”.
L’Impatto di Shakespeare sulla Lingua Inglese
L’influenza di Shakespeare sulla lingua inglese è incommensurabile. Le sue innovazioni linguistiche hanno arricchito il vocabolario inglese e hanno permesso una maggiore espressività e precisione nella comunicazione. Le parole e le frasi che ha creato sono diventate parte integrante della lingua e della cultura inglese, dimostrando la sua genialità e il suo talento nel giocare con le parole.
da Easy English Service | Set 24, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, eventi, NEWS, SCHOOL, TIPS, VARIE
Il metodo esperienziale è una strategia didattica innovativa che si basa sull’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. Questo approccio è particolarmente efficace nell’insegnamento delle lingue, poiché coinvolge attivamente gli studenti, rendendo l’apprendimento più significativo e duraturo.
Cos’è il metodo esperienziale?
Il metodo esperienziale si fonda sull’idea che l’apprendimento avviene meglio quando gli studenti sono coinvolti in attività pratiche che richiedono l’uso della lingua in contesti reali. Questo metodo si ispira alle teorie di educatori come John Dewey e David Kolb, che hanno sottolineato l’importanza dell’esperienza diretta nel processo di apprendimento.
Benefici e vantaggi
1. Coinvolgimento attivo: gli studenti partecipano attivamente alle lezioni, il che aumenta la loro motivazione e interesse.
2. Apprendimento significativo: le esperienze pratiche aiutano gli studenti a comprendere meglio e a ricordare più a lungo ciò che hanno imparato.
3. Sviluppo di competenze trasversali: oltre alla lingua, gli studenti sviluppano abilità come il problem solving, il lavoro di squadra e la comunicazione efficace.
4. Adattabilità: questo metodo può essere adattato a diversi livelli di competenza linguistica e a diverse età, rendendolo versatile e inclusivo.
Approccio con bambini e adulti
Bambini:
Giochi di ruolo: i bambini imparano attraverso giochi di ruolo che simulano situazioni quotidiane, come fare la spesa o andare al parco.
Attività manuali: laboratori creativi dove i bambini possono costruire oggetti, disegnare o cucinare, utilizzando l’Inglese per descrivere le loro azioni.
Storie e canzoni: utilizzo di storie e canzoni per insegnare nuovi vocaboli e strutture grammaticali in modo divertente e coinvolgente.
Adulti:
Simulazioni: gli adulti partecipano a simulazioni di situazioni lavorative o sociali, come riunioni di lavoro o viaggi all’estero.
Discussioni e dibattiti: attività che stimolano il pensiero critico e l’uso della lingua in contesti complessi.
Progetti collaborativi: lavori di gruppo su progetti reali, come la creazione di un blog o la preparazione di una presentazione.
Storia del metodo esperienziale
Il metodo esperienziale ha radici profonde nella pedagogia progressista del XX secolo. John Dewey, uno dei pionieri di questo approccio, sosteneva che l’educazione deve essere basata sull’esperienza e che gli studenti devono essere attivamente coinvolti nel loro processo di apprendimento. Negli anni ’80 David Kolb ha ulteriormente sviluppato questa teoria, introducendo il ciclo di apprendimento esperienziale, che comprende quattro fasi: esperienza concreta, osservazione riflessiva, concettualizzazione astratta e sperimentazione attiva.
Analogie con il metodo Montessori
Il metodo esperienziale condivide molte analogie con il metodo Montessori, sviluppato da Maria Montessori.
Entrambi gli approcci enfatizzano l’importanza dell’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e l’interazione con l’ambiente circostante.
Principi comuni:
Autoapprendimento e autonomia: sia il metodo esperienziale che il metodo Montessori incoraggiano gli studenti a prendere iniziative e a imparare in modo autonomo.
Ambiente preparato: le aule sono progettate per offrire materiali e attività che stimolino la curiosità e l’apprendimento attivo.
Ruolo dell’educatore: gli insegnanti fungono da guide piuttosto che da autorità, facilitando il processo di apprendimento e permettendo agli studenti di esplorare e scoprire secondo i propri ritmi e interessi.
Conclusione
Il metodo esperienziale rappresenta un approccio dinamico e coinvolgente per l’insegnamento dell’Inglese, capace di adattarsi alle esigenze di bambini e adulti. Attraverso attività pratiche e riflessive, gli studenti non solo imparano una nuova lingua, ma sviluppano anche competenze fondamentali per la loro crescita personale e professionale. Le analogie con il metodo Montessori rafforzano ulteriormente l’efficacia di questo approccio, sottolineando l’importanza dell’apprendimento attivo e autonomo.
da Easy English Service | Set 19, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
L’Inglese è una lingua ricca di espressioni idiomatiche che possono rendere il nostro discorso più colorito e naturale. Tuttavia, non tutte le espressioni idiomatiche sono adatte a contesti formali. In questo articolo, esploreremo alcune delle espressioni idiomatiche britanniche più utili e appropriate per situazioni formali, come riunioni di lavoro, presentazioni e corrispondenza professionale. Imparare e utilizzare queste espressioni non solo migliorerà la nostra padronanza della lingua ma ci aiuterà anche a fare una buona impressione in contesti professionali.
Vediamole insieme:
1. To be on the same page: essere d’accordo o avere la stessa comprensione di una situazione
Esempio: “Before we proceed, I want to make sure we’re all on the same page regarding the project timeline,”
2. To cut to the chase: arrivare al punto senza perdere tempo
Esempio: “Let’s cut to the chase and discuss the main issues we need to address”
3. To touch base: contattare qualcuno per aggiornarsi su una situazione
Esempio: “I will touch base with you next week to see how the project is progressing”
4. To take the bull by the horns: affrontare una situazione difficile con determinazione
Esempio: “We need to take the bull by the horns and deal with these budget cuts head-on”
5. To keep someone in the loop: tenere qualcuno aggiornato su una situazione
Esempio: “Please keep me in the loop about any developments in the case”
6. To go the extra mile: fare uno sforzo aggiuntivo per raggiungere un obiettivo
Esempio: “Our team is known to go the extra mile to ensure customer satisfaction”
7. To hit the ground running: iniziare un’attività con energia e determinazione
Esempio: “We need someone who can hit the ground running and start contributing immediately”
8. To be in the same boat: trovarsi nella stessa situazione, spesso difficile, di qualcun altro.
Esempio: “We are all in the same boat when it comes to meeting the new regulations”
9. To read between the lines: capire qualcosa che non è stato detto esplicitamente.
Esempio: “If you read between the lines, you can see that the company is planning a major restructuring”
10. To get the ball rolling: iniziare un’attività o un progetto.
Esempio: “Let’s get the ball rolling on the new marketing campaign”
Conclusione
L’uso di espressione idiomatiche appropriate può fare una grande differenza nella comunicazione formale. Non solo dimostrano una buona padronanza della lingua, ma possono anche rendere il discorso più fluido e naturale.
Tuttavia è sempre una buona idea valutare il pubblico e le situazioni per assicurarsi che l’uso di idiomi sia appropriato!
da Easy English Service | Set 11, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, eventi, NEWS, SCHOOL, TIPS, VARIE
Capacità di apprendimento innate dei bambini
I bambini, lo sappiamo, possiedono una straordinaria capacità di apprendimento innata. Nei primi anni di vita, il cervello è altamente plastico, il che significa che è particolarmente predisposto a formare nuove connessioni neuronali. Questo rende l’apprendimento di nuove lingue, come l’Inglese, un processo naturale e meno faticoso rispetto agli adulti. Durante questa fase, i bambini assimilano informazioni dall’ambiente circostante e le integrano nei loro schemi mentali preesistenti, facilitando l’acquisizione di nuove competenze linguistiche.
Capacità di parlare più lingue contemporaneamente
I bambini hanno la capacità di imparare e utilizzare più lingue contemporaneamente senza confusione. Questo fenomeno, noto come bilinguismo, permette ai bambini di sviluppare una maggiore flessibilità cognitiva. Il cervello dei bilingui è costantemente impegnato a gestire due sistemi linguistici, il che migliora le capacità di problem solving e l’attenzione selettiva. Inoltre, i bambini bilingui sono in grado di passare da una lingua all’altra con facilità, una abilità chiamata “code-switching”, che dimostra la loro competenza nel mantenere separate le due lingue.
Cosa accade dal punto di vista cerebrale
Dal punto di vista cerebrale, l’apprendimento di una seconda lingua stimola diverse aree del cervello, in particolare quelle legate alla memoria, all’attenzione e alla risoluzione dei problemi. Studi neuroscientifici hanno dimostrato che i bambini bilingui mostrano una maggiore densità di materia grigia nelle regioni del cervello associate al linguaggio e al controllo cognitivo. Questo non solo facilita l’apprendimento di altre lingue in futuro, ma contribuisce anche a un miglioramento generale delle capacità cognitive.
Il Metodo Montessori per l’insegnamento dell’Inglese
Il metodo Montessori, utilizzato anche dalla nostra scuola, si basa sull’autoapprendimento e sull’indipendenza del bambino. Gli ambienti di apprendimento sono progettati per essere stimolanti e permettere ai bambini di esplorare e imparare attraverso l’interazione con materiali didattici specifici. Per l’insegnamento dell’Inglese, utilizziamo materiali montessoriani adattati, come cartellini con vocaboli e oggetti, che aiutano i bambini ad associare parole e significati in modo naturale e intuitivo.
A questo proposito siamo lieti di annunciare la ripresa dei nostri corsi in aula per bambini dai 3 ai 10 anni, suddivisi per fasce d’età. Riteniamo l’apprendimento di gruppo particolarmente efficace (specialmente per i bambini) in quanto favorisce la socializzazione e l’interazione fra pari, elementi fondamentali per un apprendimento linguistico naturale e coinvolgente. I bambini imparano non sono dall’insegnante, ma anche osservando e interagendo con i loro compagni, il che rende l’esperienza educativa più ricca e completa!
da Easy English Service | Set 3, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
L’uso del pronome “they” come singolare è un tema caldo nel mondo della linguistica Inglese. Questo fenomeno riflette i cambiamenti sociali e culturali contemporanei, ma solleva anche questioni grammaticali e stilistiche che dividono gli esperti.
Storia e contesto
L’uso di “they” come pronome singolare non è una novità assoluta. Risale infatti al XIV secolo, quando veniva utilizzato per riferirsi a una persona di genere sconosciuto o non specificato. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che questo uso è diventato un punto focale del dibattito linguistico, soprattutto in relazione alla crescente consapevolezza e accettazione delle identità di genere non binarie.
Punti di dibattito
Accettazione grammaticale
Pro: molti linguisti moderni sostengono che l’uso del “singular they” è perfettamente accettabile e coerente con l’evoluzione naturale della lingua Inglese. Ad esempio, l’American Dialect Society ha nominato “they” come parola dell’anno nel 2015.
Contro: alcuni puristi della grammatica ritengono che l’uso di “they” come singolare possa creare confusione o ambiguità, preferendo soluzioni come “he” o “she” per mantenere la chiarezza.
Inclusività e rappresentazione
Pro: l’uso del “singular they” è visto come un passo importante verso l’inclusività e il rispetto delle identità di genere non binarie. Molte istituzioni e guide di stile, come l’APA e l’Associated Press, hanno adottato l’uso del “singular they” nelle loro pubblicazioni.
Contro: alcuni critici sostengono che l’introduzione di pronomi neutri possa complicare ulteriormente la lingua e che ci siano altre soluzioni per affrontare la questione dell’inclusività.
Evoluzione della lingua
Pro: i sostenitori dell’uso del “singular they” sottolineano che la lingua è in continua evoluzione e che l’adozione di nuovi usi è una parte naturale di questo processo. La lingua Inglese ha già dimostrato una notevole capacità di adattamento nel corso dei secoli.
Contro: gli oppositori temono che cambiamenti troppo rapidi possano destabilizzare le regole grammaticali consolidate e rendano la comunicazione meno chiara.
Il dibattito sull’uso del “singular they” è emblematico delle tensioni tra tradizione e innovazione nella linguistica. Mentre alcuni vedono questo cambiamento come una naturale evoluzione della lingua, altri lo considerano una rivoluzione che potrebbe minare la chiarezza e la coerenza grammaticale. In ogni caso, il “singular they” è destinato a rimanere un argomento di discussione acceso e affascinante per molti anni a venire!
da Easy English Service | Ago 28, 2024 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Oggi parliamo dei dieci errori più comuni che gli studenti Italiani fanno quando imparano l’Inglese! Conoscerli vi aiuterà a evitarli e a migliorare più velocemente! Pronti a scoprire quali sono? Iniziamo!
1. Confusione tra “to” e “for”
Molti studenti Italiani confondono “to” e “for” perché in Italiano entrambi possono essere tradotti con “per”. Ricordate che “to” si usa per indicare una direzione o un obiettivo (es. I’m going to the store / I’m learning to play the piano), mentre “for” si usa per indicare uno scopo o un beneficio (es. I’m studying for my future career / This gift is for you).
2. Uso errato dei tempi verbali
L’Inglese ha molti tempi verbali e può essere difficile usarli correttamente. Un errore comune è usare il Presente Semplice al posto del Presente Continuo. Ad esempio, invece di dire “I’m studying”, molti dicono “I study”. Il Presente Continuo si usa per azioni che stanno accadendo in questo momento.
3. Pronuncia delle parole con “th”
La pronuncia del suono “th” è spesso difficile per gli Italiani, questo perché il suono “th” non esiste nella nostra lingua quindi molti lo sostituiscono con “D” o “T”. Potete praticare la pronuncia corretta mettendo la lingua tra i denti e soffiando leggermente, come in “think” o “this”.
4. Uso eccessivo degli articoli
In Italiano, gli articoli sono usati più frequentemente che in Inglese. Ad esempio, in Italiano si dice “La mia casa”, mentre in Inglese si dice semplicemente “My house” senza l’articolo “the”. Fate attenzione a non aggiungere articoli dove non sono necessari.
5. Traduzione letterale
Un altro errore comune è tradurre letteralmente dall’Italiano all’Inglese. Questo può portare a frasi che suonano strane o sono grammaticalmente errate. Ad esempio, “ho vent’anni” si traduce con “I’m 20 years old” e non con “I have 20 years”.
6. Confusione tra “much” e “many”
“Much” e “Many” sono entrambi tradotti come “molto” in Italiano, ma si usano in contesti diversi. “Much” si usa con sostantivi non numerabili (es. much water), mentre “Many” si usa con sostantivi numerabili (es. many books).
7. Uso errato delle preposizioni
Le preposizioni in Inglese possono essere complicate perché non sempre corrispondono a quelle Italiane. Ad esempio, si dice “interested in” e non “interested of”. E’ utile memorizzare le combinazioni corrette di verbi e preposizioni.
8. Doppia negazione
In Inglese, a differenza dell’Italiano, la doppia negazione è considerata un errore. Ad esempio, invece di dire ” I don’t have nothing”, si dovrebbe dire “I don’t have anything”.
9. Uso di “Make” e “Do”
“Make” e “Do” sono spesso confusi perché entrambi possono essere tradotti come “fare” in Italiano. “Make” si usa per creare o produrre qualcosa (es. make a cake), mentre “Do” si usa per attività generiche o compiti (es. do homework).
10. Posizione degli avverbi
La posizione degli avverbi in Inglese può essere diversa rispetto all’Italiano. Ad esempio, in Italiano si dice “Io vado sempre, mentre in Inglese si dice “I always go”. Gli avverbi di frequenza come “always”, “never”, “often” di solito si posizionano prima del verbo principale.
Ci auguriamo che questo articolo vi abbia chiarito i principali errori da evitare durante lo studio della lingua Inglese, per altri suggerimenti e curiosità restate sintonizzati!!!