da Easy English Service | Feb 26, 2025 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
La lingua inglese, con le sue sfumature e complessità, è una delle lingue più parlate al mondo. Ogni parola ha una storia da raccontare, un viaggio unico attraverso il tempo e lo spazio. In questo articolo, esploreremo l’origine di alcune parole inglesi di uso comune che, sebbene oggi possano sembrare banali, nascondono aneddoti affascinanti e curiosità sorprendenti.
1. Quarantine
La parola “quarantine” deriva dall’italiano “quaranta giorni”, che significa “quaranta giorni”. Durante il XIV secolo, quando la peste bubbonica devastava l’Europa, le navi in arrivo venivano isolate per quaranta giorni per prevenire la diffusione della malattia. Questo termine medico è rimasto nel linguaggio comune fino ad oggi.
2. Whiskey
La parola “whiskey” ha radici celtiche. Viene dal termine gaelico “uisce beatha” (in irlandese) o “uisge beatha” (in scozzese), che significa “acqua della vita”. La pronuncia si è evoluta nel tempo, passando per “usquebaugh” fino a diventare l’attuale “whiskey”.
3. Salary
“Salary” ha un’origine antica e curiosa. Proviene dal latino “salarium”, che significa “pagamento di sale”. Nell’antica Roma, i soldati ricevevano parte del loro stipendio in sale, un bene estremamente prezioso all’epoca. Da qui deriva il termine “salary”.
4. Sandwich
Il “sandwich” deve il suo nome a John Montagu, il quarto conte di Sandwich. Si dice che Montagu, un appassionato di carte, chiedesse ai suoi servitori di portargli carne tra due fette di pane, così da poter mangiare senza interrompere il gioco. Il nome è rimasto e oggi il sandwich è un alimento diffuso in tutto il mondo.
5. Panic
“Panic” ha radici nella mitologia greca. Deriva dal dio Pan, che era noto per terrorizzare i viandanti nei boschi. Il termine “panico” si riferisce quindi a una paura improvvisa e irrazionale, proprio come quella provocata da Pan.
6. Ketchup
“Ketchup” ha un’origine esotica. La parola proviene dal termine cinese “kê-tsiap”, una salsa di pesce fermentata. I commercianti europei la scoprirono nel XVIII secolo e la modificarono, creando la salsa di pomodoro che conosciamo oggi come ketchup.
7. Lunatic
“Lunatic” deriva dal latino “lunaticus”, che significa “affetto dalla luna”. Nell’antichità, si credeva che le fasi lunari influenzassero il comportamento umano, portando a stati di follia temporanea. Questo termine ha attraversato i secoli, perdendo la sua connotazione scientifica ma rimanendo nel linguaggio comune.
8. Robot
La parola “robot” fu introdotta dallo scrittore ceco Karel Čapek nella sua opera teatrale “R.U.R.” (Rossum’s Universal Robots) del 1920. Deriva dal termine ceco “robota”, che significa “lavoro forzato” o “schiavitù”. Da allora, il termine è diventato sinonimo di automi e macchine programmabili.
9. Daisy
La parola “daisy” (margherita) deriva dall’inglese antico “dægesege”, che significa “occhio del giorno”. Questo nome si riferisce al fatto che il fiore si apre con la luce del giorno e si chiude al calar del sole, proprio come un occhio che si apre e si chiude. È un bellissimo esempio di come la natura e il linguaggio si intreccino.
10. Alphabet
“Alphabet” deriva dalle prime due lettere dell’alfabeto greco: “alpha” e “beta”. I Greci adottarono l’alfabeto dai Fenici e, col passare del tempo, il termine “alphabet” è diventato sinonimo di qualsiasi sistema di scrittura organizzato.
L’esplorazione delle parole inglesi di uso comune ci porta in un viaggio affascinante attraverso la storia, la cultura e le lingue del mondo. Ogni termine racchiude in sé aneddoti e curiosità che spesso ignoriamo, ma che arricchiscono il nostro modo di comunicare. La lingua è viva, in continua evoluzione, e conoscere le origini delle parole che usiamo ogni giorno ci permette di apprezzare ancora di più la bellezza e la complessità dell’inglese.
da Easy English Service | Feb 19, 2025 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Il sistema scolastico in Inghilterra è strutturato in tre fasi principali: istruzione primaria, istruzione secondaria e istruzione terziaria. Ogni fase ha caratteristiche e obiettivi specifici che preparano gli studenti per le sfide accademiche e professionali future.
Istruzione Primaria
L’istruzione primaria inizia all’età di 5 anni e continua fino ai 11 anni. Questa fase è suddivisa in due cicli: Infant school (dai 5 ai 7 anni) e Junior school (dai 7 agli 11 anni). Gli studenti imparano le basi della lettura, scrittura e matematica. Le materie principali includono:
Inglese, Matematica, Scienze, Storia e Geografia, Arte e Disegno, Educazione fisica
Durante l’istruzione primaria, gli studenti partecipano anche ad attività extracurricolari che favoriscono lo sviluppo personale e sociale.
Istruzione Secondaria
L’istruzione secondaria copre la fascia d’età dai 11 ai 16 anni. Gli studenti frequentano la secondary school o high school. Le materie diventano più specializzate e approfondite. Gli studenti studiano un curriculum più ampio che include:
Inglese, Matematica (Algebra, geometria, statistica e trigonometria), Scienze (Biologia, chimica, fisica con esperimenti pratici), Geografia, Storia, Lingue straniere (Spagnolo, francese, tedesco o altre lingue offerte dalla scuola),Educazione artistica (Arte, musica, teatro e design),Tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ICT) (Uso dei computer e delle tecnologie digitali), Educazione fisica
A 16 anni, gli studenti sostengono gli esami di GCSE (General Certificate of Secondary Education), che valutano le loro conoscenze in varie materie.
Istruzione Terziaria
L’istruzione terziaria non è obbligatoria, ma molti studenti continuano a studiare fino ai 18 anni o oltre. Questa fase include college e università, dove gli studenti possono conseguire diplomi di livello avanzato. Le opzioni includono:
A-levels: materie scelte dagli studenti che vogliono proseguire gli studi universitari. Tra queste, inglese, matematica, scienze, lingue, economia, arte e altre.
Vocational Qualifications: corsi professionali in settori come l’ingegneria, la cura della salute, la moda e il turismo.
University Degrees: corsi universitari di primo livello (Bachelor’s degree), master e dottorati di ricerca.
Giorni di Festività e Calendario
Il calendario scolastico in Inghilterra include diverse festività, come Natale, Pasqua, Bank Holiday e altre festività nazionali. Le scuole hanno anche brevi pause durante l’anno, chiamate half-term holidays, che si verificano ogni due mesi.
Divise scolastiche e strutture separate
La maggior parte delle scuole in Inghilterra richiede agli studenti di indossare una uniforme scolastica. Le divise variano a seconda della scuola, ma generalmente includono una combinazione di giacca, cravatta, pantaloni o gonne. Inoltre, ancora oggi alcune scuole mantengono edifici separati per maschi e femmine, specialmente le scuole private o indipendenti. Questa separazione è spesso legata a tradizioni storiche e culturali che persistono nel tempo.
Un po’ di vocabolario
Primary School: Scuola primaria
Secondary School: Scuola secondaria
High School: Scuola superiore
GCSE: Esame di scuola secondaria
Half-Term Holiday: Vacanza di metà trimestre
Uniform: Uniforme
Headteacher: Preside
Teacher: Insegnante
Student: Studente
Homework: Compito a casa
Examination: Esame
Curriculum: Programma scolastico
Classroom: Aula
School Day: Giorno scolastico
Break Time: Tempo di ricreazione
Assembly: Assemblea scolastica
School Bus: Autobus scolastico
School Term: Termine scolastico
School Year: Anno scolastico
A-levels: Livelli avanzati (esami pre-universitari)
Vocational Qualifications: Qualifiche professionali
University Degrees: Lauree universitarie
da Easy English Service | Feb 7, 2025 | Corsi di lingua inglese
Immagina un luogo dimenticato dal tempo, dove la natura ha ripreso il controllo e le storie del passato risuonano tra i resti degli edifici abbandonati. Le isole abbandonate dell’Inghilterra offrono proprio questo: un’affascinante combinazione di storia, mistero e bellezza selvaggia. In questo articolo, esploreremo alcune di queste isole, svelando aneddoti, curiosità e i luoghi esatti dove si trovano.
1. Eel Pie Island
Situata nel Tamigi, nei pressi di Twickenham, Eel Pie Island è famosa per il suo passato musicale. Negli anni ’60, l’Eel Pie Island Hotel era un rinomato locale dove si esibivano artisti come The Rolling Stones e The Who. Dopo la chiusura del club, l’isola divenne una sorta di comunità hippy. Oggi, Eel Pie Island è abitata da una comunità artistica e rimane un luogo affascinante da visitare, sebbene l’accesso sia limitato durante l’anno.
La storia dell’isola inizia ben prima degli anni ’60. Durante il XVIII secolo, l’isola era un punto di attrazione per i turisti londinesi in cerca di relax. Il nome “Eel Pie Island” deriva dalla specialità culinaria di uno dei locali presenti sull’isola: le torte di anguilla. Uno degli aneddoti più interessanti riguarda lo yacht di George Clinton, una delle star del funk, che fu trovato abbandonato sull’isola negli anni ’80.
2. Lundy Island
Situata nel Canale di Bristol, Lundy Island è una riserva naturale che offre una straordinaria biodiversità. La storia di Lundy è ricca di eventi, dai saccheggi vichinghi ai pirati del XVIII secolo. Uno degli aneddoti più curiosi riguarda l’autoproclamato “Re di Lundy”, Martin Coles Harman, che nel 1925 coniò monete proprie. Oggi, Lundy è un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della fauna selvatica.
Lundy Island ha anche una storia geologica interessante, essendo composta in gran parte di granito. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola fu usata come punto di avvistamento per le navi nemiche. Lundy è accessibile tramite un traghetto da Bideford o Ilfracombe, e offre alloggi per chi desidera trascorrere più giorni esplorando i suoi paesaggi mozzafiato.
3. Piel Island
Piel Island, situata al largo della costa di Cumbria, è famosa per il suo castello medievale e la tradizione del “Re di Piel”. Secondo la leggenda, chiunque si sedesse sul trono nel castello di Piel e ordinasse una birra sarebbe stato incoronato re per un giorno. Questa tradizione vive ancora oggi nel pub dell’isola, il Ship Inn. Piel Island è un luogo perfetto per una gita giornaliera, con la sua storia affascinante e il paesaggio pittoresco.
Il castello di Piel, costruito nel XIV secolo, fu commissionato da John Cockerham, abate di Furness. L’isola ha una storia legata al contrabbando di alcol durante il periodo della Proibizione negli Stati Uniti. Ogni anno, l’isola ospita eventi e festival che richiamano visitatori desiderosi di scoprire le sue tradizioni uniche.
4. St. Michael’s Mount
Situata in Cornovaglia, St. Michael’s Mount è un’isola tidale collegata alla terraferma da una strada percorribile durante la bassa marea. L’isola ospita un castello e un monastero con una storia millenaria, tra cui leggende di giganti e santi. È un luogo ricco di storia e mistero, perfetto per chi ama le atmosfere fiabesche.
St. Michael’s Mount ha origini che risalgono al VIII secolo, quando fu costruito un monastero dedicato a San Michele. Una leggenda narra che l’arcangelo Michele apparve ai pescatori locali nel 495 d.C., guidandoli in sicurezza attraverso le acque insidiose. L’isola è accessibile a piedi durante la bassa marea, oppure tramite un servizio di barca. Offre visite guidate che permettono di esplorare i suoi giardini, la cappella e le stanze storiche del castello.
Le isole abbandonate dell’Inghilterra sono tesori nascosti che offrono uno sguardo unico sul passato e sulla natura incontaminata. Ognuna di queste isole ha una storia affascinante e misteriosa, pronta per essere scoperta da chi è disposto a esplorarle. Visitare queste isole è un’avventura che promette di arricchire l’anima e lo spirito.
Un po di vocabolario:
Abandoned: Abbandonato
Island: Isola
Castle: Castello
Pirate: Pirata
Tidal island: Isola tidale
Community: Comunità
Nature reserve: Riserva naturale
Wildlife: Fauna selvatica
Monastery: Monastero
Legend: Leggenda
da Easy English Service | Gen 30, 2025 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Immagina di camminare per le strade storiche di Londra, tra i mercati colorati e i pub affollati. Mentre ti immergi nell’atmosfera vibrante, senti un linguaggio che ti sembra familiare ma allo stesso tempo enigmatico: è il dialetto Cockney. Più di una semplice variazione linguistica, il Cockney è una finestra aperta sulla cultura e la storia della classe lavoratrice londinese, ricca di tradizioni e aneddoti unici. Preparati a un viaggio nel cuore pulsante dell’East End di Londra, dove ogni frase ha una storia da raccontare!
Le origini del dialetto Cockney
Il dialetto Cockney affonda le sue radici nell’East End di Londra, una zona conosciuta storicamente per la sua popolazione lavoratrice. Il termine “Cockney” inizialmente si riferiva agli abitanti di Londra all’interno del suono delle campane della chiesa di St Mary-le-Bow, ma nel tempo è diventato sinonimo del parlato degli abitanti dell’East End.
La storia e l’evoluzione del Cockney
Il Cockney ha cominciato a svilupparsi come una forma di identità culturale tra i lavoratori di Londra durante il XIX secolo. Questo dialetto è noto per il suo uso creativo delle rime, una caratteristica unica chiamata “Cockney rhyming slang”. Ad esempio, “apples and pears” significa “stairs” (scale). Questa forma di linguaggio non solo arricchisce la comunicazione, ma crea anche un senso di appartenenza tra coloro che lo parlano.
Aneddoti e curiosità
Una delle figure più emblematiche del Cockney è il leggendario venditore di mercato, il “costermonger”, che ha contribuito a diffondere e mantenere vivo il dialetto attraverso le generazioni. Un aneddoto famoso è quello dei “Pearly Kings and Queens”, una tradizione iniziata da Henry Croft, un raccoglitore di strada che decorava i suoi abiti con bottoni di perla per raccogliere fondi per la carità.
Il Cockney oggi
Nonostante i cambiamenti demografici e la gentrificazione, il dialetto Cockney rimane vivo e vegeto in alcune aree di Londra, come Bow, Hackney e Bethnal Green. Inoltre, grazie ai media e alla cultura popolare, elementi del Cockney hanno influenzato l’inglese moderno, lasciando un’impronta indelebile nel linguaggio quotidiano.
Il dialetto Cockney è molto più di un semplice modo di parlare; è un patrimonio culturale che riflette la storia e l’identità di Londra. Esplorare questo linguaggio è come aprire un libro sulle tradizioni e le esperienze di una comunità che ha contribuito a plasmare l’anima della città. Che tu sia un appassionato di linguistica o un curioso viaggiatore, il mondo del Cockney ti invita a scoprire le sue storie e le sue peculiarità!
Il glossario che segue contiene termini che sono esempi di “Cockney rhyming slang”, una caratteristica distintiva del dialetto Cockney. Il Cockney rhyming slang è un tipo di linguaggio in cui le parole comuni vengono sostituite con frasi che rimano con esse. Ecco alcuni esempi e come sono collegati all’argomento:
Apples and pears (Scale): Questo è un classico esempio di Cockney rhyming slang, dove “apples and pears” rima con “stairs”.
Trouble and strife (Moglie): Un altro esempio, dove “trouble and strife” rima con “wife”.
Dog and bone (Telefono): Qui “dog and bone” rima con “phone”.
Adam and Eve (Credere): In questo caso, “Adam and Eve” rima con “believe”.
Ruby Murray (Curry): Questa è una rima dove “Ruby Murray” rima con “curry”.
Barnet Fair (Capelli): “Barnet Fair” rima con “hair”.
Butcher’s hook (Occhiata): Qui “butcher’s hook” rima con “look”.
Whistle and flute (Abito): Questa rima è “whistle and flute” che rima con “suit”.
Tea leaf (Ladro): “Tea leaf” rima con “thief”.
Rosie Lee (Tè): “Rosie Lee” rima con “tea”.
da Easy English Service | Gen 20, 2025 | Attività per bambini, Corsi di lingua inglese, curiosità, debiti formativi, eventi, NEWS, recupero debiti scolastici, SCHOOL, TIPS, VARIE
Ogni anno, il terzo lunedì di gennaio è tristemente noto come “Blue Monday”, il giorno più deprimente dell’anno. Questo titolo poco ambito è stato assegnato da una combinazione di fattori come il clima freddo e grigio, i sensi di colpa per i soldi spesi durante le festività natalizie, e la sensazione di fallimento per i buoni propositi di inizio anno già abbandonati. Ma è davvero così deprimente come si dice? O è solo una trovata commerciale?
Il mito del Blue Monday
L’idea del Blue Monday è stata introdotta per la prima volta da Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, nel 2005. Utilizzò una formula matematica per determinare il giorno più deprimente dell’anno, prendendo in considerazione fattori come il clima, i debiti, il tempo passato dal Natale e il livello di motivazione. Tuttavia, molti critici hanno definito questa formula pseudoscientifica e priva di basi solide.
Nonostante ciò, Blue Monday è diventato un fenomeno mediatico, con molte aziende che lo utilizzano come spunto per promuovere prodotti e servizi che promettono di risollevare l’umore. Ma ciò non toglie che per alcune persone, gennaio possa essere un mese particolarmente difficile.
Come affrontare il Blue Monday
Anche se il concetto di Blue Monday potrebbe non avere solide basi scientifiche, non si può negare che gennaio possa essere un mese emotivamente impegnativo. Ecco alcuni consigli per combattere il malumore invernale:
Fai attività fisica: l’esercizio fisico rilascia endorfine, che possono migliorare l’umore.
Mangia sano: una dieta equilibrata può influenzare positivamente il tuo benessere mentale.
Connettiti con gli altri: passare del tempo con amici e familiari può fornire un supporto emotivo importante.
Prenditi del tempo per te: concediti momenti di relax e cura personale.
Blue Monday e la Cultura Britannica
Blue Monday è strettamente legato alla cultura britannica, non solo per le sue origini ma anche per il modo in cui viene percepito e affrontato nel Regno Unito. Gli inglesi, noti per il loro humour nero e il loro amore per le tradizioni peculiari, hanno abbracciato l’idea di Blue Monday come un’occasione per ridere delle proprie disavventure invernali. Questo atteggiamento di autoironia e resilienza è una caratteristica distintiva della cultura britannica.
Inoltre, il concetto di Blue Monday riflette la tendenza britannica a creare eventi e “giorni speciali” per qualsiasi occasione, trasformando anche il giorno più deprimente in una sorta di festività commerciale. Le aziende approfittano di questa giornata per lanciare campagne pubblicitarie volte a sollevare il morale dei consumatori, offrendo sconti e promozioni su prodotti che promettono di migliorare l’umore.
In conclusione, Blue Monday potrebbe essere nato come una trovata commerciale, ma ci ricorda l’importanza di prenderci cura di noi stessi, specialmente nei mesi più freddi e bui. Invece di lasciarsi abbattere, utilizziamo questa opportunità per riflettere sulle nostre abitudini e adottare comportamenti che possono migliorare il nostro benessere mentale.
Un po’ di vocabolario
Mood – Umore
Winter Blues – Malinconia invernale
Endorphins – Endorfine
Pseudoscience – Pseudoscienza
Motivation – Motivazione
Self-care – Cura personale