L’importanza del CLIL per l’istruzione moderna

L’importanza del CLIL per l’istruzione moderna

Negli ultimi anni, l’approccio educativo CLIL (Content and Language Integrated Learning) ha assunto un ruolo sempre più rilevante nelle scuole italiane, compresa la nostra scuola d’inglese, che offre il programma a studenti delle elementari, medie e superiori. Questo metodo non solo sviluppa competenze linguistiche, ma potenzia anche il processo di apprendimento delle materie scolastiche, favorendo una prospettiva internazionale ed interculturale.

Cos’è il CLIL?
Il CLIL, ovvero l’apprendimento integrato di contenuto e lingua, è una metodologia che combina l’insegnamento di una disciplina (come scienze, storia o geografia) con l’apprendimento di una lingua straniera. Nel nostro caso, si utilizza l’inglese come lingua veicolare. Questa tecnica permette agli studenti di acquisire nuove conoscenze in una materia scolastica mentre migliorano la padronanza dell’inglese.

Quando è stato introdotto e perché?
L’introduzione del CLIL nel sistema educativo europeo risale agli anni ’90, grazie a progetti pilota incoraggiati dall’Unione Europea per promuovere il multilinguismo e la mobilità culturale. In Italia, l’utilizzo del CLIL è stato formalmente reso obbligatorio per alcune classi delle scuole superiori nel 2010, con la Riforma Gelmini. La filosofia alla base è quella di preparare gli studenti ad affrontare un mondo sempre più globalizzato, dove le competenze linguistiche e interculturali sono fondamentali.

Quanto è diffuso il CLIL nelle scuole italiane?
Il CLIL è ormai una realtà consolidata in molte scuole italiane, anche se la sua diffusione varia a seconda del livello scolastico e delle risorse disponibili. Secondo un’indagine condotta da INDIRE, circa il 20% degli insegnanti coinvolti in programmi CLIL opera nelle scuole secondarie di primo grado, mentre il 41% lavora nelle scuole secondarie di secondo grado. Anche le scuole primarie stanno iniziando ad adottare questa metodologia, con il 25% degli insegnanti che ha partecipato a programmi di formazione specifici. Tuttavia, la diffusione del CLIL è ancora limitata in alcune aree, a causa della necessità di formare un numero maggiore di docenti qualificati e di garantire risorse adeguate.

I benefici del CLIL
I vantaggi del metodo CLIL sono molteplici e tangibili:

Miglioramento della lingua straniera: gli studenti si trovano a utilizzare la lingua in contesti concreti e pratici, migliorando la comprensione e l’espressione.

Apprendimento interdisciplinare: le discipline non linguistiche insegnate in inglese stimolano il pensiero critico e la capacità di collegare concetti tra diverse aree di studio.

Preparazione al futuro: grazie al CLIL, gli studenti acquisiscono competenze necessarie per accedere a università internazionali o per lavorare in un contesto globale.

Autostima: essere in grado di apprendere e comunicare in una lingua straniera aumenta la fiducia in sé stessi.

Cosa rende unico il nostro programma CLIL?
Nella nostra scuola d’inglese, ci impegniamo a fornire un’esperienza CLIL personalizzata e coinvolgente per ogni livello scolastico. Utilizziamo materiali autentici e metodologie interattive che stimolano la curiosità e il coinvolgimento degli studenti. Inoltre, ci avvaliamo di insegnanti qualificati, madrelingua o con livelli di inglese avanzati, per garantire un alto standard di apprendimento.

Il CLIL rappresenta una sfida, ma anche una straordinaria opportunità per gli studenti di oggi. Non è solo un metodo di insegnamento, ma una filosofia che prepara le nuove generazioni a pensare in modo globale e ad essere protagoniste nel mondo di domani. Con il nostro programma CLIL, miriamo a rendere l’apprendimento non solo efficace, ma anche stimolante e appassionante.

Glossario
CLIL: Apprendimento Integrato di Contenuto e Lingua

Content and Language Integrated Learning: Insegnamento che combina contenuto disciplinare e lingua straniera

Global: Globale

Critical Thinking: Pensiero critico

Authentic Materials: Materiali autentici

Interactive Methodologies: Metodologie interattive

Multilingualism: Multilinguismo

Nel vento dell’Est: la magia di Mary Poppins e il significato di ‘Chim Chim Cher-ee

Nel vento dell’Est: la magia di Mary Poppins e il significato di ‘Chim Chim Cher-ee

Chi non è rimasto incantato dalla figura di Mary Poppins? L’iconica bambinaia magica, creata dalla mente della scrittrice australiana P.L. Travers, ha affascinato generazioni con le sue avventure straordinarie e il suo caratteristico ombrello. Dal libro al grande schermo, Mary Poppins continua a catturare l’immaginazione di adulti e bambini. Ma qual è la storia dietro questa figura leggendaria e il celebre film della Disney? Scopriamo insieme le origini di Mary Poppins, le location del film e, soprattutto, analizziamo il significato nascosto nella strofa della canzone cantata dallo spazzacamino Bert.

Origini e Leggenda di Mary Poppins

Mary Poppins è un personaggio creato da P.L. Travers nel 1934. La scrittrice ha tratto ispirazione dalle sue esperienze personali e dalla sua immaginazione fertile, dando vita a una serie di otto libri che narrano le avventure della bambinaia magica. La storia di Mary Poppins è ricca di elementi fantastici, tra cui oggetti che prendono vita e viaggi in mondi incantati. La figura di Mary Poppins rappresenta una guida gentile e severa, ma sempre pronta a portare un tocco di magia nella vita quotidiana.

Il film e le location coinvolte

Nel 1964, Walt Disney ha portato Mary Poppins sul grande schermo, trasformando il libro in un musical indimenticabile. Il film, diretto da Robert Stevenson, è stato girato principalmente nei Pinewood Studios in Inghilterra e negli studi della Walt Disney in California. Alcune delle location più iconiche del film includono la casa dei Banks a Cherry Tree Lane e il parco dove Mary Poppins e i bambini incontrano Bert. Questi luoghi, resi magici dagli effetti speciali e dalle coreografie, sono diventati parte integrante dell’immaginario collettivo.

La strofa di “Chim Chim Cher-ee” – Analisi degli idioms

Uno dei momenti più suggestivi del film è la canzone “Chim Chim Cher-ee”, cantata dallo spazzacamino Bert. La strofa in questione recita:

“Winds in the east, mist coming in. Like something is brewing, about to begin. Can’t put my finger on what lies in store, But I feel what’s to happen all happened before”

Questa strofa è ricca di idioms e significati nascosti. Analizziamoli nel dettaglio:

Winds in the east: Questo idiom indica l’arrivo di un cambiamento. Nella tradizione inglese, i venti che soffiano da est sono spesso associati a eventi significativi o a una nuova fase.

Mist coming in: La nebbia che si avvicina rappresenta l’incertezza e il mistero. È un’immagine evocativa che preannuncia l’arrivo di qualcosa di sconosciuto.

Like something is brewing: Questo idiom suggerisce che qualcosa di importante sta per accadere. L’idea di “brewing” (preparazione) evoca l’idea di un evento in corso di sviluppo.

Can’t put my finger on what lies in store: Questo idiom esprime l’incapacità di determinare esattamente cosa accadrà in futuro, suggerendo un senso di curiosità e anticipazione.

But I feel what’s to happen all happened before: L’ultima parte della strofa suggerisce un déjà vu, un sentimento che ciò che sta per accadere sia già successo in passato.

Questi idioms, usati insieme, creano un’atmosfera di attesa e magia, perfettamente in linea con il tema del film.

Mary Poppins è molto più di un semplice personaggio letterario o cinematografico; è un simbolo di magia, cambiamento e speranza. La sua storia e le sue avventure continuano a ispirare e incantare. La strofa della canzone cantata da Bert aggiunge un ulteriore strato di profondità al personaggio, utilizzando idioms che evocano mistero e trasformazione. Speriamo che questo viaggio nel mondo di Mary Poppins abbia suscitato in voi la stessa meraviglia che ha suscitato in noi.

Terminologia in Inglese:

Nanny – Balia, bambinaia

Chimney sweep – Spazzacamino

Mist – Nebbia

Brewing – Preparazione, fermentazione

To begin – Iniziare

Change – Cambiamento

Imagination – Immaginazione

Magic – Magia

Guide – Guida

Adventure – Avventura

I benefici e i vantaggi di imparare l’Inglese online

I benefici e i vantaggi di imparare l’Inglese online

Nell’era digitale, l’apprendimento delle lingue ha subito una trasformazione radicale. Imparare l’inglese online è diventato una scelta sempre più popolare grazie alla sua praticità e alla vasta gamma di risorse disponibili. Questo articolo esplorerà i numerosi vantaggi di imparare l’inglese online, evidenziando come questa modalità di apprendimento possa essere più efficace rispetto ai metodi tradizionali.

Ricchezza delle Risorse
Uno dei principali vantaggi di imparare l’inglese online è la ricchezza delle risorse disponibili. Le piattaforme di apprendimento online offrono una vasta gamma di materiali didattici, tra cui video lezioni, esercizi interattivi, podcast, forum di discussione e molto altro. Queste risorse multimediali rendono l’apprendimento stimolante e coinvolgente, permettendo agli studenti di migliorare le proprie competenze linguistiche in modo efficace.

Praticità e Flessibilità
Imparare l’inglese online offre una flessibilità senza pari. Gli studenti possono accedere alle lezioni quando e dove vogliono, utilizzando semplicemente un computer o un dispositivo mobile con una connessione internet. Questo elimina la necessità di spostamenti e consente di gestire il proprio tempo in modo autonomo, rendendo l’apprendimento meno stressante e più conveniente.

Apprendimento Personalizzato
I corsi di inglese online spesso offrono percorsi di apprendimento personalizzati in base al livello di partenza e agli obiettivi degli studenti. Questo permette di concentrarsi sulle aree che richiedono maggiore attenzione, come la grammatica, la conversazione o la preparazione per una certificazione. Inoltre, gli strumenti di monitoraggio dei progressi aiutano a identificare le aree di miglioramento e a mantenere alta la motivazione.

Risparmio di Tempo e Denaro
Frequentare un corso di inglese online consente di risparmiare tempo prezioso evitando gli spostamenti e i costi associati, come il trasporto e il parcheggio. Inoltre, i corsi online sono spesso più economici rispetto ai corsi tradizionali, offrendo un’opzione accessibile per chiunque desideri imparare l’inglese.

Comfort e Relax
Imparare l’inglese comodamente da casa propria crea un ambiente rilassato e familiare che favorisce la concentrazione e l’apprendimento. Senza le distrazioni tipiche delle aule tradizionali, gli studenti possono dedicarsi allo studio in modo più efficace e produttivo.

Dati di Ricerca
Secondo uno studio condotto dall’Università di Oxford, gli studenti che imparano l’inglese online mostrano un miglioramento delle competenze linguistiche del 30% superiore rispetto a quelli che seguono corsi tradizionali. Questo dimostra l’efficacia dell’apprendimento online e la sua capacità di fornire risultati tangibili in tempi più brevi.

Imparare l’inglese online offre una serie di vantaggi che lo rendono una scelta ideale per chiunque desideri migliorare le proprie competenze linguistiche. La ricchezza delle risorse, la praticità, la flessibilità, l’apprendimento personalizzato, il risparmio di tempo e denaro, e il comfort di studiare da casa sono solo alcuni dei motivi per cui sempre più persone scelgono questa modalità di apprendimento. Con i dati di ricerca a supporto, è chiaro che imparare l’inglese online può essere una soluzione efficace e conveniente per raggiungere i propri obiettivi linguistici.

Online Learning – Apprendimento online

Resources – Risorse

Flexibility – Flessibilità

Interactive Exercises – Esercizi interattivi

Discussion Forums – Forum di discussione

Personalized Learning – Apprendimento personalizzato

Progress Monitoring – Monitoraggio dei progressi

Cost Savings – Risparmio di denaro

Convenience – Praticità

Research Data – Dati di ricerca

Language Skills – Competenze linguistiche

Grammar – Grammatica

 

L’origine delle parole inglesi di uso comune

L’origine delle parole inglesi di uso comune

La lingua inglese, con le sue sfumature e complessità, è una delle lingue più parlate al mondo. Ogni parola ha una storia da raccontare, un viaggio unico attraverso il tempo e lo spazio. In questo articolo, esploreremo l’origine di alcune parole inglesi di uso comune che, sebbene oggi possano sembrare banali, nascondono aneddoti affascinanti e curiosità sorprendenti.

1. Quarantine
La parola “quarantine” deriva dall’italiano “quaranta giorni”, che significa “quaranta giorni”. Durante il XIV secolo, quando la peste bubbonica devastava l’Europa, le navi in arrivo venivano isolate per quaranta giorni per prevenire la diffusione della malattia. Questo termine medico è rimasto nel linguaggio comune fino ad oggi.

2. Whiskey
La parola “whiskey” ha radici celtiche. Viene dal termine gaelico “uisce beatha” (in irlandese) o “uisge beatha” (in scozzese), che significa “acqua della vita”. La pronuncia si è evoluta nel tempo, passando per “usquebaugh” fino a diventare l’attuale “whiskey”.

3. Salary
“Salary” ha un’origine antica e curiosa. Proviene dal latino “salarium”, che significa “pagamento di sale”. Nell’antica Roma, i soldati ricevevano parte del loro stipendio in sale, un bene estremamente prezioso all’epoca. Da qui deriva il termine “salary”.

4. Sandwich
Il “sandwich” deve il suo nome a John Montagu, il quarto conte di Sandwich. Si dice che Montagu, un appassionato di carte, chiedesse ai suoi servitori di portargli carne tra due fette di pane, così da poter mangiare senza interrompere il gioco. Il nome è rimasto e oggi il sandwich è un alimento diffuso in tutto il mondo.

5. Panic
“Panic” ha radici nella mitologia greca. Deriva dal dio Pan, che era noto per terrorizzare i viandanti nei boschi. Il termine “panico” si riferisce quindi a una paura improvvisa e irrazionale, proprio come quella provocata da Pan.

6. Ketchup
“Ketchup” ha un’origine esotica. La parola proviene dal termine cinese “kê-tsiap”, una salsa di pesce fermentata. I commercianti europei la scoprirono nel XVIII secolo e la modificarono, creando la salsa di pomodoro che conosciamo oggi come ketchup.

7. Lunatic
“Lunatic” deriva dal latino “lunaticus”, che significa “affetto dalla luna”. Nell’antichità, si credeva che le fasi lunari influenzassero il comportamento umano, portando a stati di follia temporanea. Questo termine ha attraversato i secoli, perdendo la sua connotazione scientifica ma rimanendo nel linguaggio comune.

8. Robot
La parola “robot” fu introdotta dallo scrittore ceco Karel Čapek nella sua opera teatrale “R.U.R.” (Rossum’s Universal Robots) del 1920. Deriva dal termine ceco “robota”, che significa “lavoro forzato” o “schiavitù”. Da allora, il termine è diventato sinonimo di automi e macchine programmabili.

9. Daisy
La parola “daisy” (margherita) deriva dall’inglese antico “dægesege”, che significa “occhio del giorno”. Questo nome si riferisce al fatto che il fiore si apre con la luce del giorno e si chiude al calar del sole, proprio come un occhio che si apre e si chiude. È un bellissimo esempio di come la natura e il linguaggio si intreccino.

10. Alphabet
“Alphabet” deriva dalle prime due lettere dell’alfabeto greco: “alpha” e “beta”. I Greci adottarono l’alfabeto dai Fenici e, col passare del tempo, il termine “alphabet” è diventato sinonimo di qualsiasi sistema di scrittura organizzato.

L’esplorazione delle parole inglesi di uso comune ci porta in un viaggio affascinante attraverso la storia, la cultura e le lingue del mondo. Ogni termine racchiude in sé aneddoti e curiosità che spesso ignoriamo, ma che arricchiscono il nostro modo di comunicare. La lingua è viva, in continua evoluzione, e conoscere le origini delle parole che usiamo ogni giorno ci permette di apprezzare ancora di più la bellezza e la complessità dell’inglese.

L’intrigante mondo del dialetto Cockney: un viaggio nelle radici di Londra

L’intrigante mondo del dialetto Cockney: un viaggio nelle radici di Londra

Immagina di camminare per le strade storiche di Londra, tra i mercati colorati e i pub affollati. Mentre ti immergi nell’atmosfera vibrante, senti un linguaggio che ti sembra familiare ma allo stesso tempo enigmatico: è il dialetto Cockney. Più di una semplice variazione linguistica, il Cockney è una finestra aperta sulla cultura e la storia della classe lavoratrice londinese, ricca di tradizioni e aneddoti unici. Preparati a un viaggio nel cuore pulsante dell’East End di Londra, dove ogni frase ha una storia da raccontare!

Le origini del dialetto Cockney
Il dialetto Cockney affonda le sue radici nell’East End di Londra, una zona conosciuta storicamente per la sua popolazione lavoratrice. Il termine “Cockney” inizialmente si riferiva agli abitanti di Londra all’interno del suono delle campane della chiesa di St Mary-le-Bow, ma nel tempo è diventato sinonimo del parlato degli abitanti dell’East End.

La storia e l’evoluzione del Cockney
Il Cockney ha cominciato a svilupparsi come una forma di identità culturale tra i lavoratori di Londra durante il XIX secolo. Questo dialetto è noto per il suo uso creativo delle rime, una caratteristica unica chiamata “Cockney rhyming slang”. Ad esempio, “apples and pears” significa “stairs” (scale). Questa forma di linguaggio non solo arricchisce la comunicazione, ma crea anche un senso di appartenenza tra coloro che lo parlano.

Aneddoti e curiosità
Una delle figure più emblematiche del Cockney è il leggendario venditore di mercato, il “costermonger”, che ha contribuito a diffondere e mantenere vivo il dialetto attraverso le generazioni. Un aneddoto famoso è quello dei “Pearly Kings and Queens”, una tradizione iniziata da Henry Croft, un raccoglitore di strada che decorava i suoi abiti con bottoni di perla per raccogliere fondi per la carità.

Il Cockney oggi
Nonostante i cambiamenti demografici e la gentrificazione, il dialetto Cockney rimane vivo e vegeto in alcune aree di Londra, come Bow, Hackney e Bethnal Green. Inoltre, grazie ai media e alla cultura popolare, elementi del Cockney hanno influenzato l’inglese moderno, lasciando un’impronta indelebile nel linguaggio quotidiano.

Il dialetto Cockney è molto più di un semplice modo di parlare; è un patrimonio culturale che riflette la storia e l’identità di Londra. Esplorare questo linguaggio è come aprire un libro sulle tradizioni e le esperienze di una comunità che ha contribuito a plasmare l’anima della città. Che tu sia un appassionato di linguistica o un curioso viaggiatore, il mondo del Cockney ti invita a scoprire le sue storie e le sue peculiarità!

Il glossario che segue contiene termini che sono esempi di “Cockney rhyming slang”, una caratteristica distintiva del dialetto Cockney. Il Cockney rhyming slang è un tipo di linguaggio in cui le parole comuni vengono sostituite con frasi che rimano con esse. Ecco alcuni esempi e come sono collegati all’argomento:

Apples and pears (Scale): Questo è un classico esempio di Cockney rhyming slang, dove “apples and pears” rima con “stairs”.

Trouble and strife (Moglie): Un altro esempio, dove “trouble and strife” rima con “wife”.

Dog and bone (Telefono): Qui “dog and bone” rima con “phone”.

Adam and Eve (Credere): In questo caso, “Adam and Eve” rima con “believe”.

Ruby Murray (Curry): Questa è una rima dove “Ruby Murray” rima con “curry”.

Barnet Fair (Capelli): “Barnet Fair” rima con “hair”.

Butcher’s hook (Occhiata): Qui “butcher’s hook” rima con “look”.

Whistle and flute (Abito): Questa rima è “whistle and flute” che rima con “suit”.

Tea leaf (Ladro): “Tea leaf” rima con “thief”.

Rosie Lee (Tè): “Rosie Lee” rima con “tea”.

Blue Monday: il giorno più deprimente dell’anno o una semplice leggenda urbana?

Blue Monday: il giorno più deprimente dell’anno o una semplice leggenda urbana?

Ogni anno, il terzo lunedì di gennaio è tristemente noto come “Blue Monday”, il giorno più deprimente dell’anno. Questo titolo poco ambito è stato assegnato da una combinazione di fattori come il clima freddo e grigio, i sensi di colpa per i soldi spesi durante le festività natalizie, e la sensazione di fallimento per i buoni propositi di inizio anno già abbandonati. Ma è davvero così deprimente come si dice? O è solo una trovata commerciale?

Il mito del Blue Monday

L’idea del Blue Monday è stata introdotta per la prima volta da Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, nel 2005. Utilizzò una formula matematica per determinare il giorno più deprimente dell’anno, prendendo in considerazione fattori come il clima, i debiti, il tempo passato dal Natale e il livello di motivazione. Tuttavia, molti critici hanno definito questa formula pseudoscientifica e priva di basi solide.

Nonostante ciò, Blue Monday è diventato un fenomeno mediatico, con molte aziende che lo utilizzano come spunto per promuovere prodotti e servizi che promettono di risollevare l’umore. Ma ciò non toglie che per alcune persone, gennaio possa essere un mese particolarmente difficile.

Come affrontare il Blue Monday

Anche se il concetto di Blue Monday potrebbe non avere solide basi scientifiche, non si può negare che gennaio possa essere un mese emotivamente impegnativo. Ecco alcuni consigli per combattere il malumore invernale:

Fai attività fisica: l’esercizio fisico rilascia endorfine, che possono migliorare l’umore.

Mangia sano: una dieta equilibrata può influenzare positivamente il tuo benessere mentale.

Connettiti con gli altri: passare del tempo con amici e familiari può fornire un supporto emotivo importante.

Prenditi del tempo per te: concediti momenti di relax e cura personale.

Blue Monday e la Cultura Britannica

Blue Monday è strettamente legato alla cultura britannica, non solo per le sue origini ma anche per il modo in cui viene percepito e affrontato nel Regno Unito. Gli inglesi, noti per il loro humour nero e il loro amore per le tradizioni peculiari, hanno abbracciato l’idea di Blue Monday come un’occasione per ridere delle proprie disavventure invernali. Questo atteggiamento di autoironia e resilienza è una caratteristica distintiva della cultura britannica.

Inoltre, il concetto di Blue Monday riflette la tendenza britannica a creare eventi e “giorni speciali” per qualsiasi occasione, trasformando anche il giorno più deprimente in una sorta di festività commerciale. Le aziende approfittano di questa giornata per lanciare campagne pubblicitarie volte a sollevare il morale dei consumatori, offrendo sconti e promozioni su prodotti che promettono di migliorare l’umore.

In conclusione, Blue Monday potrebbe essere nato come una trovata commerciale, ma ci ricorda l’importanza di prenderci cura di noi stessi, specialmente nei mesi più freddi e bui. Invece di lasciarsi abbattere, utilizziamo questa opportunità per riflettere sulle nostre abitudini e adottare comportamenti che possono migliorare il nostro benessere mentale.

Un po’ di vocabolario

Mood – Umore

Winter Blues – Malinconia invernale

Endorphins – Endorfine

Pseudoscience – Pseudoscienza

Motivation – Motivazione

Self-care – Cura personale

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