I 10 errori più comuni che fanno gli Italiani in Inglese

I 10 errori più comuni che fanno gli Italiani in Inglese

Oggi parliamo dei dieci errori più comuni che gli studenti Italiani fanno quando imparano l’Inglese! Conoscerli vi aiuterà a evitarli e a migliorare più velocemente! Pronti a scoprire quali sono? Iniziamo!

1. Confusione tra “to” e “for”

Molti studenti Italiani confondono “to” e “for” perché in Italiano entrambi possono essere tradotti con “per”. Ricordate che “to” si usa per indicare una direzione o un obiettivo (es. I’m going to the store / I’m learning to play the piano), mentre “for” si usa per indicare uno scopo o un beneficio (es. I’m studying for my future career / This gift is for you).

2. Uso errato dei tempi verbali

L’Inglese ha molti tempi verbali e può essere difficile usarli correttamente. Un errore comune è usare il Presente Semplice al posto del Presente Continuo. Ad esempio, invece di dire “I’m studying”, molti dicono “I study”. Il Presente Continuo si usa per azioni che stanno accadendo in questo momento.

3. Pronuncia delle parole con “th”

La pronuncia del suono “th” è spesso difficile per gli Italiani, questo perché il suono “th” non esiste nella nostra lingua quindi molti lo sostituiscono con “D” o “T”. Potete praticare la pronuncia corretta mettendo la lingua tra i denti e soffiando leggermente, come in “think” o “this”.

4. Uso eccessivo degli articoli

In Italiano, gli articoli sono usati più frequentemente che in Inglese. Ad esempio, in Italiano si dice “La mia casa”, mentre in Inglese si dice semplicemente “My house” senza l’articolo “the”. Fate attenzione a non aggiungere articoli dove non sono necessari.

5. Traduzione letterale

Un altro errore comune è tradurre letteralmente dall’Italiano all’Inglese. Questo può portare a frasi che suonano strane o sono grammaticalmente errate. Ad esempio, “ho vent’anni” si traduce con “I’m 20 years old” e non con “I have 20 years”.

6. Confusione tra “much” e “many”

“Much” e “Many” sono entrambi tradotti come “molto” in Italiano, ma si usano in contesti diversi. “Much” si usa con sostantivi non numerabili (es. much water), mentre “Many” si usa con sostantivi numerabili (es. many books).

7. Uso errato delle preposizioni

Le preposizioni in Inglese possono essere complicate perché non sempre corrispondono a quelle Italiane. Ad esempio, si dice “interested in” e non “interested of”. E’ utile memorizzare le combinazioni corrette di verbi e preposizioni.

8. Doppia negazione

In Inglese, a differenza dell’Italiano, la doppia negazione è considerata un errore. Ad esempio, invece di dire ” I don’t have nothing”, si dovrebbe dire “I don’t have anything”.

9. Uso di “Make” e “Do”

“Make” e “Do” sono spesso confusi perché entrambi possono essere tradotti come “fare” in Italiano. “Make” si usa per creare o produrre qualcosa (es. make a cake), mentre “Do” si usa per attività generiche o compiti (es. do homework).

10. Posizione degli avverbi

La posizione degli avverbi in Inglese può essere diversa rispetto all’Italiano. Ad esempio, in Italiano si dice “Io vado sempre, mentre in Inglese si dice “I always go”. Gli avverbi di frequenza come “always”, “never”, “often” di solito si posizionano prima del verbo principale.

Ci auguriamo che questo articolo vi abbia chiarito i principali errori da evitare durante lo studio della lingua Inglese, per altri suggerimenti e curiosità restate sintonizzati!!!

Bank Holidays nel Regno Unito: una guida completa!

Bank Holidays nel Regno Unito: una guida completa!

Ferie terminate ma ancora desiderio di vacanza? E allora restiamo in tema “holidays” e voliamo in Regno Unito per analizzare più da vicino cosa sono i Bank Holidays! Molti di voi avranno già sentito questo termine ma da dove viene?

Perché si chiamano Bank Holidays?

Immaginate di essere nel 1871, quando Sir John Lubbock, un banchiere e politico britannico, decise che anche i lavoratori delle banche meritavano qualche giorno di riposo. Così nacque il “Bank Holidays Act”, che stabili ufficialmente alcuni giorni festivi durante l’anno. Da allora, questi giorni sono conosciuti come “Bank Holidays” perché originariamente erano i giorni in cui le banche chiudevano le porte e le transazioni finanziarie si fermavano.

Quando ci sono i Bank Holidays?

Nel Regno Unito i Bank Holidays variano leggermente tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Ecco un elenco dei principali Bank Holidays in Inghilterra e Galles:

  • Capodanno (1 Gennaio)
  • Venerdì Santo (data variabile)
  • Lunedì di Pasqua (data variabile)
  • Early May Bank Holiday (primo Lunedì di Maggio)
  • Spring Bank Holiday (ultimo Lunedì di Maggio)
  • Summer Bank Holiday (ultimo Lunedì di Agosto)
  • Natale (25 Dicembre)
  • Boxing Day (26 Dicembre)
Cosa succede durante un Bank Holiday?

Durante i Bank Holidays, molte attività commerciali, inclusi negozi e banche, sono chiuse o hanno orari ridotti. Le strade delle città possono sembrare più tranquille, ma è anche un momento in cui le persone si riuniscono per trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici. E’ comune vedere famiglie che fanno picnic nei parchi, partecipano a eventi locali o semplicemente si rilassano a casa.

Bank Holidays dedicati ad attività particolari:

Alcuni Bank Holidays sono associati a eventi o tradizioni specifici, ad esempio:

  • Early May Bank Holiday: questo giorno è spesso celebrato con feste primaverili e manifestazioni locali. In molte città e villaggi si tengono fiere, mercati e parate. Un esempio famoso è la celebrazione a Padstow, in Cornovaglia, dove si svolge l’antica tradizione dell’Obby Oss, una festa che celebra l’arrivo della primavera con danze e canti.
  • Spring Bank Holiday: molte persone approfittano di questo giorno per fare gite fuori porta o partecipare a eventi sportivi. Ad esempio, a Cooper’s Hill, vicino a Gloucester, si tiene la famosa corsa del formaggio, dove i partecipanti inseguono un formaggio che rotola giù per una collina ripida.
  • Boxing Day: tradizionalmente il giorno dopo Natale è dedicato allo shopping, con molti negozi che offrono sconti speciali. E’ anche un giorno in cui si tengono eventi sportivi, come partite di calcio e corse dei cavalli.

Beh, che dire, se stavate pensando di trasferirvi in Regno Unito adesso vi abbiamo certamente dato un motivo in più!

Continuate a seguire il nostro blog per altre curiosità sulla lingua e la cultura Inglese!!!

British English vs American English: un viaggio tra le differenze!

British English vs American English: un viaggio tra le differenze!

L’Inglese, lingua franca del mondo moderno, presenta molte varianti. Tra queste, le più note sono sicuramente l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano. Sebbene entrambe le varianti siano comprensibili a chi parla Inglese, esistono numerose differenze che possono creare confusione. Scopriamo insieme quali sono!

Storia e origini

Le differenze tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano risalgono al sedicesimo secolo, quando i coloni britannici portarono la loro lingua in America. Senza un’ortografia standard e senza dizionari, le due varianti si sono evolute in modo diverso, sviluppando caratteristiche uniche.

Pronuncia

La pronuncia è uno degli aspetti più evidenti in cui le due varianti differiscono. Ad esempio la lettera “R” nel Britannico viene spesso sostituita da un allungamento vocalico, mentre nell’Inglese Americano tutte le “R” scritte vengono pronunciate. Anche la lettera “T” viene pronunciata in modo diverso: nel Britannico viene pronunciata come una “T”, mentre nell’Americano viene spesso pronunciata come una “D” o come un suono intermedio tra “T” e “D”.

Ortografia

L’ortografia è un altro aspetto in cui l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano differiscono notevolmente. Ad esempio, molte parole che in Inglese Britannico terminano in “-our”, come “colour”, “flavour” e “honour”, in Inglese Americano terminano in “-or”, diventando “color”, “flavor” e “honor”. Allo stesso modo, parole che in Inglese Britannico terminano in “-ise”, come “realise”, “recognise” e “apologise”, in Inglese Americano terminano in “-ize”, diventando “realize”, “recognize” e “apologize”.

Vocabolario

Anche il vocabolario presenta notevoli differenze. Ci sono molte parole che sono completamente diverse nelle due varianti. Ad esempio, quello che in Inglese Britannico viene chiamato “lift”, in Inglese Americano viene chiamato “elevator”. Allo stesso modo, “lorry” in Inglese Britannico diventa “truck” in Inglese Americano, e “biscuit” diventa “cookie”.

Grammatica

Anche se le differenze grammaticali tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano sono minori rispetto a quelle di pronuncia, ortografia e vocabolario, esistono comunque alcune variazioni. Ad esempio, in Inglese Britannico si usa il Present Perfect per parlare di un evento recente che ha un effetto sul momento presente, mentre in Inglese Americano si usa spesso il Past Simple.

Conclusione

Nonostante le numerose differenze tra l’Inglese Britannico e l’Inglese Americano, è importante ricordare che entrambe le varianti sono corrette e comprensibili a chi parla Inglese. La scelta tra l’una o l’altra dipende spesso dal contesto e dalle preferenze personali!

Brexit e lavoro: nuove sfide per i lavoratori Italiani in Inghilterra

Brexit e lavoro: nuove sfide per i lavoratori Italiani in Inghilterra

La Brexit ha segnato una svolta storica per il Regno Unito e l’Unione Europea. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo su vari aspetti, tra cui il mercato del lavoro.

Per i cittadini Italiani che desiderano lavorare in Inghilterra le regole sono cambiate e ora è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. Vediamoli insieme..

La necessità di uno sponsor

Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la necessità di avere uno sponsor per lavorare in Inghilterra. Questo significa che prima di trasferirsi è necessario ricevere un’offerta di lavoro da un datore di lavoro autorizzato dal governo britannico. Questo sistema di sponsorizzazione è stato introdotto per garantire che i lavoratori stranieri abbiano le competenze necessarie per i ruoli che intendono ricoprire.

Lavori sponsorizzati

Non tutti i lavori vengono sponsorizzati nel Regno Unito. Le aziende tendono a sponsorizzare ruoli che richiedono competenze specialistiche o che sono difficili da colmare con i lavoratori locali. Questo può includere settori come l’ingegneria, l’informatica, la sanità e altri campi altamente specializzati.

Livello B1 di Inglese

Un altro requisito fondamentale per lavorare in Inghilterra dopo la Brexit è la conoscenza della lingua Inglese. E’ necessario dimostrare di avere almeno un livello B1 di Inglese, certificato da una scuola o un corso autorizzato. Questo livello di competenza linguistica è considerato intermedio e garantisce che i lavoratori siano in grado di comunicare efficacemente nel loro ruolo.

Impatto della Brexit sul mercato del lavoro Inglese

La Brexit ha avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro Inglese. Molti lavoratori dell’UE, compresi gli Italiani, hanno lasciato il Regno Unito causando una carenza di personale in vari settori. Questo ha portato a una maggiore domanda di lavoratori stranieri qualificati, ma anche a una maggiore concorrenza per i posti di lavoro disponibili.

In conclusione, la Brexit ha cambiato il panorama del lavoro per i cittadini Italiani che desiderano lavorare in Inghilterra. Nonostante le nuove sfide, con la giusta preparazione e le competenze adeguate, le opportunità rimangono aperte!

 

 

Corso d’Inglese generale e preparazione all’esame di Certificazione, quali sono le differenze?

Corso d’Inglese generale e preparazione all’esame di Certificazione, quali sono le differenze?

L’apprendimento di una nuova lingua è un viaggio affascinante, pieno di scoperte e sfide. Quando si tratta di imparare l’Inglese ci sono molte strade che si possono percorrere. Alcuni potrebbero scegliere un corso di Inglese generale, mentre altri potrebbero optare per un corso di preparazione alla certificazione. Ma qual è la differenza tra questi due percorsi? E come si può scegliere quello giusto?

Un corso di Inglese generale è come un viaggio di esplorazione, si parte senza una meta precisa ma con l’obiettivo di immergersi nella lingua e nella cultura. Questo tipo di corso si concentra sull’acquisizione di competenze linguistiche in un contesto più ampio, che potrebbe includere la lettura, la scrittura, l’ascolto e il parlato, così come la grammatica, il vocabolario e la pronuncia. L’obiettivo è migliorare la padronanza generale della lingua Inglese.

D’altra parte, un corso di preparazione alla certificazione è come una missione specifica. Si parte con un obiettivo ben definito: superare un esame di certificazione di lingua Inglese, come il B1, B2, C1 ecc… Questi sono corsi progettati specificamente per aiutare gli studenti a raggiungere questo obiettivo. Si concentrano su specifiche conoscenze linguistiche e aree di conoscenza richieste per l’esame.

La struttura di un corso di Inglese generale può essere più flessibile; gli insegnanti possono adattare il contenuto del corso alle esigenze e agli interessi degli studenti. In un corso di preparazione alla certificazione invece, la valutazione sarà più focalizzata sulla preparazione per le specifiche sezioni dell’esame di certificazione. Gli studenti potrebbero fare esercizi di pratica dell’esame e simulazioni complete dell’esame, lavorando spesso anche sul tempo impiegato al fine di ottimizzarlo (a seconda del livello potrebbero essere concesse dalle due alle tre ore per completare l’esame).

Infine, il risultato di un corso di Inglese generale è un miglioramento complessivo delle competenze linguistiche; gli studenti potrebbero sentirsi più a loro agio nell’uso dell’Inglese in vari contesti.

Il risultato di un corso di preparazione alla certificazione è, idealmente, il superamento dell’esame di certificazione.

Questo può aprire nuove opportunità, come l’ammissione a programmi di studio, l’ottenimento di un lavoro, o la possibilità di lavorare o studiare all’estero.

Per concludere, tutto dipende dalle esigenze del singolo studente, ma se l’esame di certificazione è l’obiettivo, di certo soltanto un corso di Inglese specifico alla preparazione dell’esame può fare davvero la differenza.

A questo proposito vogliamo annunciare che a breve apriremo le iscrizioni ai corsi di preparazione all’esame di certificazione per i livelli B1 – B2 e C1.

Stay tuned!!!

 

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